INFRASTRUTTURA

Inizia la condivisione dei messaggi SRTI per la sicurezza stradale

Nei paesi già aderenti all’ecosistema “Data for Road Safety” gli avvisi di pericolo raccolti da modelli BMW, Ford, Mercedes-Benz e Volvo saranno condivisi attraverso l’infrastruttura tra tutti i partner

Il concetto di auto connesse è sempre più familiare, nella teoria. Tutti i gruppi auto sono convinti che la connettività sia un supporto sostanziale alla sicurezza e c’è chi ha già conquistato premi per come si è mosso in questo ambito.

Nella pratica però ancora sussistono ostacoli: non tanto nel modo in cui i veicoli si interfacciano alle infrastrutture e alle reti, quanto alla possibilità di comunicare tra loro. La differenza e la concorrenza di piattaforme tra gruppi auto e della tecnologia è apparsa finora una barriera e se veicoli diversi continuassero a parlare diverse “lingue” il contributo al miglioramento della sicurezza potrebbe rivelarsi inferiore a quello massimo potenziale.

Un sistema introdotto da Ford a inizio 2020 sulla Puma e in seguito sulla Kuga come il Local Hazard Information è in grado di avvisare gli automobilisti della presenza di pericoli prima che si palesino come visibili a occhio nudo. L’accordo confermato tra la casa americana e BMW, Volvo, Mercedes-Benz, e i gruppi della tecnologia delle mappe TomTom, HERE Technologies consentirà a veicoli di diversi costruttori di identificare e condividere informazioni su pericoli incontrati, contribuendo quindi a migliorare la sicurezza stradale grazie alla condivisione dei dati su situazioni di rischio con un un numero maggiore di componenti del traffico.

“I veicoli connessi aiutano i guidatori ad anticipare rischi che possono essere in agguato proprio dietro alla prossima curva”, ha detto Peter Geffers, responsabile della divisione Connected Vehicles nella sede europea Forde. “Gli ecosistemi di condivisione dei dati sulla sicurezza stradale sono più effiaci più sale il numero dei veicoli e delle fonti telematiche che essi includono; estendere i benefici di questa tecnologia a quelli che non guidano automobili Ford rappresenta un significativo passo avanti”.

Guidato dal partenariato appoggiato dalla Commissione Europea Data for Road Safety, l’accordo segue una verifica durata sedici mesi durante la quale sono stati scambiati tra differenti veicoli decine di milioni di messaggi SRTI (Safety‑Related Traffic Information), dai contenuti quali: veicoli in panne, asfalto scivoloso, visibilità ridotta. L’ecosistema di condivisione dei dati che ha assorbito nei test BMW, Ford, Mercedes-Benz e Volvo sarà ora aperto anche ad altri partecipanti interessati alla tecnologia.

Dati anonimizzati ricavati direttamente dal funzionamento dei veicoli, quali l’azionamento dei fendinebbia, di frenate di emergenza o dell’attivazione degli airbag è registrata per determinare la presenza e la localizzazione di potenziali pericoli. I messaggi sono inviati via il modem che fa parte del FordPass Connect a un server dal quale i dati con le nuove informazioni sono distribuite ai partner del sistema come messaggi SRTI che radunano le varie fonti disponibili e le condividono tra i modelli abilitati a riceverli delle varie case aderenti.

Tutti i messaggi SRTI pertinenti a una data area sono inviati via etere ai veicoli equipaggiati per riceverli presenti in quella zona e il guidatore se ne accorge al momento dell’apparizione di un avviso sul suo cruscotto. A ricevere i messaggi SRTI oltre ai guidatori dei veicoli passeggeri abilitati ci possono essere i servizi di emergenza e di assistenza, per accelerare l’intervento necessario alla situazione contingente: dall’assistenza medica all’intervento di ripristino di un tratto di asfalto che ne ha bisogno.

Il responsabile del partenariato che si occupa di gestire i messaggi SRTI per la sicurezza stradale Joost Vantomme ha detto: “l’ecosistema Data for Road Safety è una partnership pubblico-privata che fornisce dati valorizzati per migliorare la sicurezza stradale in un modo molto tangibile, perciò è una situazione win-win per la società nel suo complesso. I costruttori di auto che partecipano al progetto sono disponibili a condividere dati su base giornaliera e continueranno i loro sforzi per contribuire all’ecosistema dei messaggi SRTI, insieme a tutti i partner”. Per ora i paesi che hanno aderito al Road Safety Ecosistem sono Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna.

Credito immagine di apertura: ufficio stampa Ford of Europe