BUSINESS

La fiducia degli investitori verso Rivian cresce ancora

Ieri la startup dei SUV e pickup fondata da RJ Scaringe ha raccolto altri $2,65 miliardi di fondi che userà per mettere in movimento la produzione dei suoi veicoli elettrici dalla prossima estate

Se chiedete ad un economista vi dirà che questa è un’era di easy money, pensando ai tassi di interesse bassissimi o in qualche caso negativi applicati dalle banche centrali. Nell’economia reale, in particolare nella manifattura e in quella auto che di denaro ha sempre bisogno, passare dai tassi ai fondi che le alimentano è un po’ più complicato. Luca de Meo e Carlos Tavares i tassi negativi se li creano coi tagli e le sinergie, mentre per le startup i tassi storicamente bassi sono una manna.

È quello che viene da pensare dopo aver visto il perfezionamento di un altro round di finanziamento questa volta da $2,65 miliardi affluito nel capitale di Rivian. Al consorzio di investitori, guidato dalla T. Rowe Price Associates, hanno preso parte fondi come Fidelity Management and Research Company, il Climate Pledge Fund di Amazon, Coatue e D1 Capital Partners nonché altri vecchi e nuovi partner che hanno portato la valutazione complessiva ufficiosa di Rivian a $27,6 miliardi, una cifra importante anche tra le società innovative collegate all’automotive. A titolo di confronto Waymo, la già consolidata divisione di Alphabet che è attiva nella guida autonoma, è valutata poco più di $30 miliardi.

Il denaro fresco proveniente dagli investitori è fondamentale nella fase in cui Rivian sta passando dalla progettazione allo sviluppo finale e alla produzione di serie del pickup elettrico R1T e del SUV elettrico R1S. La produzione del 2021 dovrebbe aggirarsi sulle 20.000 per raddoppiare nel 2022, e va tenuto presente che questa decade sarà anche impegnata dalla fornitura di 100.000 veicoli commerciali elettrici ad Amazon.

La società fondata da RJ Scaringe dopo il lancio dei suoi modelli al Salone Auto di Los Angeles 2018 era rapidamente riuscita a raccogliere i primi fondi “pesanti”, $700 milioni, grazie a un intervento proprio del gruppo di Jeff Bezos, che stava iniziando allora la sua marcia verso un futuro carbon neutral. A quello era seguito un finanziamento di $500 milioni deciso da Bill Ford che ha creato le basi per future collaborazioni con la casa di Dearborn e poi altri $350 milioni erano arrivati da Cox Automotive a settembre del 2019.

In seguito a Rivian si erano rivolti altri due round bene accolti dagli investitori tra fine 2019 e l’estate del 2020, entrambi guidati da T. Rowe Price Associates per importi di $1,3 e $2,5 miliardi rispettivamente. Facendo una rapida addizione da inizio 2019 Rivian con l’ultima operazione è arrivata a raccogliere $8 miliardi. Uno scudo piuttosto solido contro le difficoltà, verrebbe da pensare, se non fosse che solo riconvertire ed equipaggiare a dovere per la produzione di veicoli elettrici la fabbrica a Normal, Illinois che un tempo produceva Mitsubishi Eclipse costerà oltre $1 miliardo.

A quanto risulta il rinnovamento non è ancora stato completato, ma la fabbrica produce già un piccolo numero di pickup R1T pre-produzione destinati ai test e alle omologazioni. Le prime consegne, incluse quelle dei primi furgoni per Amazon, sono previste secondo i piani per la seconda metà del 2021.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Rivian