Il business dell’idrogeno Hyundai in Cina cresce
Mentre il governo di Pechino abbassa i dazi sui componenti di sistemi a idrogeno, Hyundai aprirà in Cina una fabbrica di unità fuel cell destinate ai veicoli commerciali
Hyundai Motor ha preso la decisione di costruire una fabbrica di pile a combustibile nel Guangzhou, e lo scorso mese di dicembre ha ricevuto le necessarie approvazioni dal ministero coreano del Commercio, Industria ed Energia, scrive stamattina Business Korea. L’impianto è fondamentale per avviare nel 2022 la produzione di veicoli commerciali a idrogeno voluta dal leader del gruppo Chung Eui-sun, che sta ridisegnando la mappa dei progetti globali del settore.
In Corea del Sud quella dei sistemi fuel cell è considerata una core technology nazionale, il che spiega perché il gruppo abbia avuto bisogno di autorizzazioni per avviare un impianto nella Cina meridionale. La possibilità di traslazione non voluta di proprietà intellettuale o segreti industriali è stata ritenuta limitata rispetto alla opportunità di aprire un mercato per il settore dell’idrogeno.
Dal 2020 il settore è stato identificato come pilastro della futura espansione del gruppo Hyundai, tanto che è stato creato un marchio esclusivo (HTWO) dedicato a questi prodotti. A medio-lungo termine, nel 2030, Chung e i suoi manager si sono prefissati un obiettivo di 700.000 unità vendute l’anno.
La decisione di aprire un impianto fa seguito ad un accordo di programma dello scorso novembre siglato con un gruppo di partner cinesi che dispiegava il progetto di fornire al mercato cinese 4.000 veicoli commerciali entro il 2025, il più grande contratto, se confermato, dopo quello perfezionato in Svizzera per 1.600 camion Xcient, le cui consegne sono iniziate a luglio 2020.
Secondo le fonti di stampa coreane, Hyundai Motor Group sta anche esaminando la possibilità di trasformare il proprio impianto del Sichuan che già costruisce veicoli commerciali direttamente in una fabbrica di camion ad idrogeno, che sarebbe alimentato dalla fornitura dei sistemi fuel cell prodotti in Cina.
L’obiettivo collocato nel 2030 per quanto riguarda il mercato cinese sarebbe di 27.000 camion, contando sul favore ottenibile nel settore da mezzi che hanno elevata autonomia e buona rapidità di ricarica (ammesso che l’infrastruttura sia disponibile).
La notizia arriva sulla scia di un risveglio dell’interesse del mercato cinese per i veicoli a idrogeno. Per non porre ostacoli di sorta a un settore che aiuterebbe in modo significativo, anche se non maggioritario, a raggiungere gli obiettivi nazionali sulle emissioni, di recente le istituzioni nazionali hanno appena deciso di ridurre le barriere tariffarie alle importazioni di componenti necessari a questi sistemi.
Nella maggior parte dei casi oggi provengono da Corea del Sud, Giappone o paesi occidentali ed erano interessati da dazi compresi tra il 7 e il 10% che scenderanno a quote tra il 2 e il 5%.
Questo aiuterà il settore dei veicoli commerciali ma anche quello dei veicoli passeggeri, visto che gruppi nazionali come Dongfeng, Changan Auto, GAC Aion e Geely hanno già iniziato a produrre i primi modelli di auto che rilasciano solo acqua dal tubo di scarico.