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Salvagente Foxconn da $200 milioni per Byton

La startup cinese Byton dopo la chiusura e la ristrutturazione societaria dello scorso settembre trova un nuovo alleato nel fornitore Apple, che affianca il gruppo auto FAW e il fondo di investimento di Nanchino

Secondo il quotidiano di lingua inglese di Hong Kong Foxconn sta trattando per investire nel capitale della startup dell’auto elettrica Byton. Il South China Morning Post sostiene che il gruppo noto soprattutto come il maggior contractor globale di Apple intenderebbe allocare una quota di circa $200 milioni.

L’iniezione di liquidità non sarebbe straordinariamente elevata rispetto ad investimenti visti nelle startup cinesi negli ultimi mesi, ma certo un sostanziale aiuto per una marca che a fine giugno 2020 ha dato il benservito all’organico annunciando una chiusura per sei mesi con l’obiettivo dichiarato di usare il tempo per trovare partner e alleati per un rilancio che le permettano di rimettere in moto la produzione del SUV elettrico M-Byte e della berlina K-Byte progettati.

Lo scorso settembre era avvenuta una ristrutturazione societaria con la vecchia società sostituita da una in cui sono presenti anche il gruppo FAW e il fondo di investimento di Nanchino. Ma nei giorni scorsi la stampa cinese ha sostenuto che il fermo che riguarda progettazione e produzione delle auto elettriche continuerà almeno fino a fine giugno.

Un periodo di stasi che sembra poco conciliabile con l’ultimo cronoprogramma noto della società, che prevedeva la produzione di serie della Byton M-Byte a partire dal primo trimestre del 2022. Né Foxconn né la nuova Byton per il momento hanno confermato le indiscrezioni del quotidiano di Hong Kong.

Poche settimane fa il presidente del gruppo di Taiwan Young Liu aveva indicato grande fiducia nel futuro contributo del settore dell’auto elettrica ai ricavi del gruppo nel corso del 2021. Attorno a Taiwan sembra crescere lo spazio nel settore, come hanno suggerito a metà dicembre le notizie filtrate sulla stampa locale di contratti ottenuti da fornitori del progetto della Apple car.

Mentre assistiamo al rilancio dell’interesse Apple per auto e quanto ad essa collegato, Foxconn, che dipende dalla casa di Cupertino per circa metà dei propri ricavi, sembra interessata a diversificare i settori, e la partecipazione al rilancio di Byton può essere una alternativa non troppo pesante dal punto di vista dell’impegno finanziario, ma potrebbe avere una contropartita in un rapporto di fornitura.

Lo scorso ottobre proprio a Taiwan Foxconn aveva presentato la sua interpretazione di una piattaforma per l’auto elettrica in grado di supportare più modelli a zero emissioni, con un concetto di pianale “skateboard” da offrire chiavi-in-mano, non troppo distante da quello con cui hanno provato a proporsi fornitori molto più noti nella sfera automotive come Bosch o Magna International.

Credito foto di apertura: AUTO21