L’Indonesia sarà il Fujian del prossimo futuro?
Dopo CATL, anche LG Energy Solution guarda a Sud e investe $9,8 miliardi in un progetto che mira a creare una filiera più corta (e il presidente indonesiano aspetta Tesla)
Con il 2020 agli sgoccioli l’Indonesia Investment Coordinating Board, ha comunicato di aver firmato un accordo di programma con LG Energy Solution che prevede investimenti dell’entità complessiva di $9,8 miliardi per realizzare una catena del valore a ciclo completo o quasi, che andrà dall’estrazione di materie prime alla manifattura di auto elettriche.
Sebbene il dipartimento non lo abbia confermato, nel progetto dovrebbe essere coinvolto anche il gruppo Hyundai, che si era detto interessato a un sito produttivo nel Sud-Est asiatico in grado di arrivare a una capacità di 250.000 auto l’anno.
Poche settimane fa tra esecutivo indonesiano e gruppo coreano c’era stata la firma di un altro accordo specifico sulle batterie e la relativa filiera. Peraltro non l’unico, visto che a metà dicembre il viceministro indonesiano Septian Hario Seto aveva rivelato che i cinesi di CATL avrebbero investito fino a $5 miliardi in una nuova fabbrica il cui inizio della produzione è stato fissato al 2024 (un progetto che il gruppo cinese non ha però ancora confermato). È invece di pubblico dominio un suo accordo stretto col gruppo indonesiano di proprietà pubblica PT Aneka Tambang, che riguarda principalmente il minerale di nichel che andrà a finire nelle celle cinesi.
Il doppio progetto di LG Energy Solution e CATL si può considerare un risultato straordinario per l’esecutivo indonesiano, in una nazione finora nota soprattutto per le risorse naturali: e anzitutto quel nichel determinante per gli elettrodi delle celle dalle migliori prestazioni.
Il presidente Joko Widodo peraltro non sembra accontentarsi, visto che ha persino contattato personalmente Elon Musk per cercare di convincerlo a portare anche un sito produttivo Tesla in Indonesia, o perfino attività di SpaceX.
Verrebbe quasi la voglia di domandarsi se l’Indonesia non sia destinata a diventare il prossimo Fujian, ovvero la provincia dove sorge la città di Ningde, il quartier generale di Contemporary Amperex Technology Co, primo gruppo cinese e nel 2020 rivale di LG Energy Solution per il posto di primo produttore globale di batterie.
Ma forse sarebbe un po’ prematuro, visto che senza niente togliere al progetto indonesiano e all’imminente avvio della fabbrica tedesca di Erfurt, il gruppo diretto da Robin Zeng ha appena indicato che aumenterà gli investimenti in tre siti in Cina, con una previsione totale di spesa di 39 miliardi di yuan (circa $6 miliardi).
A essere interessati da ampliamenti della capacità saranno i due siti nelle province di Jiangsu e Sichuan, per i quali il gruppo allocherà i 22 miliardi di yuan necessari distribuiti su un periodo di due anni.
Ma CATL non si dimenticherà nemmeno della sua sede storica, visto che metterà a disposizione di queste strutture altri 17 miliardi di yuan. Secondo gli analisti della società finanziaria Soochow Securities Co. da questi investimenti scaturirà una capacità produttiva accresciuta di circa 130 GWh rispetto all’attuale.