BATTERIE

Cresce il consenso sul traguardo del costo di $100 al kWh

Perché la competitività dell’auto elettrica con quella convenzionale si realizzi il fattore costo della batteria è la bussola: secondo BloombergNEF il traguardo è nel 2023

Finora il costo di un modello elettrico in linea con quello di uno paragonabile con propulsione convenzionale era una anomalia o l’effetto di sussidi particolarmente generosi. Ma gli ultimi dati confermano che entro tre o quattro anni, prima di metà decade comunque, questo diventerà una realtà consolidata.

L’affermazione proviene da una delle società di consulenza più ferrata e stimate attive nel settore dei settori sostenibili e delle rinnovabili come BloomberNEF, parte del gruppo dell’ex-sindaco repubblicano di New York.

Giunto alla sua nuova edizione, il 2020 Battery Price Survey compilato dagli esperti della società colloca al 2023 la data in cui un pacco batterie standard raggiungerà in modo coerente la soglia di $100 per kWh.

Ricordiamo che la batteria del modello di auto elettrica più venduto in Italia, Renault Zoe, ha una capacità di 54,6 kWh. Il cuore dell’auto elettrica resterà tale ma diventerà sempre meno un fardello industriale nei costi complessivi rispetto alla manifattura di un’auto benzina o diesel

La linea verde nel grafico rappresenta il prezzo in dollari al kWh per le singole celle, la linea nera il costo medio dell’intero pacco batterie (credito grafico e fonte: BloombergNEF)

Al 1 gennaio 2021 BloombergNEF indica un prezzo medio di $102 al kWh per la cella e di $137 per il pacco batteria, che include moduli, struttura di contenimento, impianto di raffreddamento, centralina di gestione. I costi delle batterie sono crollati del 90% nell’ultima decade dal livello (per l’intero pacco) di $1.100 che era normale nel 2010.

Secondo il Survey guidato dall’esperto James Frith, la media dei pacchi sviluppati appositamente per i veicoli elettrici è ancora inferiore rispetto a quella che include anche sistemi per lo stoccaggio domestico, industriale o per impianti di rinnovabili. In questo caso la media è già di $126 al kWh.

In Cina sono già comuni pacchi batterie al di sotto di $100 al kWh nel settore degli autobus elettrici. Questa nicchia ha una predilezione per le meno costose e molto stabili celle LFP, mentre l’auto tende globalmente ad affidarsi a celle con catodi a medio o alto contenuto di nichel, e l’ultima media rilevata è stata di $105 al kWh.

Frith presentando l’ultimo studio ha avuto parole rassicuranti anche per un altro aspetto fondamentale, quello delle materie prime: “quello che importa di più, è che la nostra analisi mostra che anche se i prezzi delle materie prime dovessero ritornare ai picchivisti nel 2018, questo ritarderebbe soltanto di un paio di anni il raggiungimento dei $100/kWh, invece di mettere completamente a soqquadro il settore”.

BloomberNEF prevede prezzi al livello di $58 al kWh per il 2030, anche attraverso svolte come l’ingresso degli elettroliti allo stato solido nelle linee produttive, il che potrebbe costituire uno sgravio di circa il 40% dei costi rispetto a quelli attuali. Due mesi fa un’altra importante azienda che prende il polso all’industria come IHS Markit aveva fatto previsioni abbastanza simili, ma meno ottimistiche: ipotizzando il minimo per il 2030 a quota $73/kWh.

Il team diretto dall’analista Youmin Rong aveva indicato di aspettarsi il percorso verso i $100 al kWh come pronto al traguardo entro il 2024, sia per le celle NMC (nichel-manganese-cobalto), sia le NCA (nichel-cobalto-alluminio) sia le LFP a base ferro-fosfato. Secondo IHS Markit per il 2023 il costo sarà ridotto dell’86 in una decade rispetto alla base di partenza di $580/kWh.

Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group