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Nikola avrà i sistemi fuel cell GM, non il Badger

Dopo le tempestose settimane che hanno circondato Nikola Motor, il gruppo di Detroit decide di non far compagnia a CNH Industrial, Bosch e altre nel capitale della startup

Stamattina alle voci è subentrata l’ufficialità: General Motors non entrerà nel capitale di Nikola Motor come prevedeva un accordo programmatico dello scorso settembre. GM per la startup fondata da Trevor Milton sarà un fornitore di stack fuel cell per i mezzi commerciali.

Il piano ipotizzato accanto lasciava addirittura immaginare che GM potesse diventare una sorta di Foxconn per una Nikola in veste di Apple, con i pickup Badger al posto degli iPhone. Ma di fronte agli interrogativi e ai dubbi sulla solidità di Nikola quella quota dell’11% nel capitale azionario della starup non è sembrato più così attraente.

In base al nuovo accordo GM fornirà pile a combustibile per i veicoli commerciali Classe 7 e Classe 8, in pratica i camion americani di maggiori dimensioni. Per questa classe di veicoli ci sono ancora in corso trattative su ulteriori forniture di pacchi batterie Ultium, prodotti dalla joint venture General Motors.

A leggere i comunicati ufficiali, pubblicati separatamente da quelli che adesso dovremmo valutare come cliente e fornitore, sembra che il mercato nord-americano sia il fulcro dell’accordo. Ma Nikola Motor è più avanti nell’avvicinare la commercializzazione dei modelli Tre, realizzati a Ulm in collaborazione con IVECO.

Di questo fronte non si fa cenno, e sembra quindi verosimile che se la tecnologia telaistica sarà quella italiana, per quella dei pacchi batterie e delle pile a combustibile Nikola continuerà ad affidarsi a Bosch anche a medio termine. Cosa non sorprendente visto che il gruppo di Stoccarda ha investito come CNH Industrial nell’azienda dell’Arizona.

Quello che appare certo è che il progetto del pickup Badger era collegato alla disponibilità manifatturiera di un partner. Non essendo GM disposta a fare per il Badger quel che IVECO fa per il Tre, il programma è congelato e Nikola ha promesso di rimborsare chi aveva versato un acconto per prenotarlo. Come era prevedibile le caratteristiche dell’accordo non hanno fatto bene alla valutazione a Wall Street della startup, che all’apertura perdeva circa il 20%.

Credito foto di apertura: ufficio stampa General Motors