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Per Elon Musk Babbo Natale arriva il 21 dicembre

A pochi giorni da fine 2020 avverrà l’ingresso trionfale Tesla nell’indice S&P 500: per la capitalizzazione arrivata a €386 miliardi sarà da primato (e forse diviso in tappe)

Ieri sera dopo il suono della campanella che chiude le contrattazioni a Wall Street, le autorità di borsa hanno confermato che le azioni Tesla saranno inserite nell’indice Standard&Poor 500 a partire dal prossimo 21 dicembre: attualmente la società di Elon Musk è quotata al Nasdaq.

La capitalizzazione dell’intero S&P 500 equivale a circa $32.000 miliardi, con un valore per circa un ottavo corrispondente a investimenti indicizzati, i cui gestori replicano la composizione e i movimenti di uno o più settori, come ad esempio l’energia, la farmaceutica, il retail.

Il valore delle azioni Tesla è quintuplicato nel corso del 2020, stabilendo oltre 30 volte nuovi record, mentre lo S&P è cresciuto del 12%, frenato dal crollo di primavera conseguente all’inizio della pandemia. La rincorsa inarrestabile delle azioni Tesla ha portato a una suddivisione in cinque delle azioni lo scorso agosto, ma anche così la dimensione della capitalizzazione della società di Palo Alto resterà uno dei più “ingombranti” debutti di sempre nello S&P 500: al momento della chiusura di stasera, conclusa con un progresso percentuale rispetto a ieri dell’8,21% ammontava a $386 miliardi.

Dimensioni che costringeranno i gestori dei fondi indicizzati a liberarsi di circa $51 miliardi di azioni di altre società quotate per avere un portafoglio allineato alla nuova composizione dell’indice. Anche per questo motivo gli esperti della capitale della finanza stanno valutando, secondo l’agenzia Reuters, se e come suddividere l’ingresso di Tesla in due tranche.

Anche con un eventuale ingresso a tappe si tratterebbe comunque del maggiore nuovo arrivato di sempre da quando esiste l’indice, la cui composizione è aggiornata ogni tre mesi. Tesla ha dovuto attendere soltanto un trimestre da quando ha raggiunto l’ultimo parametro per la presenza nell’indice: almeno un anno di conti in utile.

Alla attuale capitalizzazione Tesla, superiore a quella della stragrande maggioranza delle società inserite nello S&P 550, corrisponde una azienda che nella penultima trimestrale del 2020 ha presentato conti in cui si potevano trovare ricavi arrivati a $8,77 miliardi, tradottisi in un utile per azione di $0,76.

Credito foto di apertura: Hue12 Photography on Unsplash