Aeva va in borsa valutata $2 miliardi
La startup californiana prende la strada di Wall Street grazie a una fusione con SPAC già quotata per supportare lo sviluppo e commercializzazione dei suoi LiDAR-on-chip
Un altro accordo è imminente con l’obiettivo di entrare rapidamente in borsa non via un IPO ma attraverso fusione con una società SPAC: quest’ultima si chiama InterPrivate Acquistion Corp. e ad essere interessata dall’operazione (che dovrebbe concludersi a inizio 2021) per la terza volta in breve tempo sarà una società impegnata nel settore dei LiDAR, dopo Velodyne e Luminar.
Si tratta di Aeva, una startup californiana sostenuta tra gli altri dalla società delle famiglie Porsche-Piëch, da Lux Capital, Canaan Partners e Lockheed Martin e che entra in borsa valutata $2,1 miliardi. Il denaro mosso effettivamente e che sosterrà i piani a breve e medio termine riguarda $120 milioni di investimenti privati e $243 milioni di capitale societario di InterPrivate che entrerà nella combinazione.
L’operazione che porta Aeva in borsa, spiega la nota, sosterrà lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti a cui si sono dedicati i fondatori Soroush Salehian e Mina Rezk. Battezzati 4D LiDAR, misurano distanze e velocità in tempo reale a lungo raggio e ad elevata risoluzione evitando le interferenze grazie alla tecnologia FMCW (Frequency Modulated Continuous Wave) che integrano gli elementi tipici di un sensore laser in un chip miniaturizzato.
La tecnologia FMCW (come quella SiPM, derivata dall’imaging già diffuso in campo biomedico) è una alternativa al filone principale di un settore che si basa per la maggior parte dei prodotti già commercializzati sull’emissione di fasci di raggi laser per misurare distanze e velocità degli oggetti, proponendoli a settori che oltre alla guida autonoma riguardano le mappe, la logistica, la manifattura industriale e più recentemente all’elettronica di consumo (ad esempio per app di realtà aumentata).
I chip Aeva hanno suscitato molto interesse nel mondo automotive: Alex Hitzinger, direttore del progetto Artemis Audi, non ha fatto mistero del suo interesse per futuri sviluppi, mentre è già stato firmato da Aeva e dal grande gruppo della fornitura ZF Friedrichshafen un accordo che conta sulle opportunità di proporre i LiDAR-on-chip in settori come quelli ADAS di fascia alta e i sistemi di Livello 3 SAE. I LiDAR montati sulla nuova generazione dell’ammiraglia Mercedes Classe S, ad esempio, sono sensori tradizionali forniti da Valeo.
A Kirstin Korosec del sito specializzato TechCrunch il co-fondatore Salehian lo ha confermato senza mezzi termini: “a mia conoscenza Aeva è la sola azienda che sia capace di fornire una tale tecnologia LiDAR-on-chip che raggiunga i requisiti di alte prestazioni per applicazioni automotive e device dell’elettronica di consumo a tali livelli di prezzi”.