Quattro versioni per i Pod autonomi di Einride
La startup svedese presenta i camion elettrici per il trasporto merci senza autista (li guidano i chip Nvidia o piloti in remoto), disponibili dal 2021 con leasing mensile da $18.000
Con una presentazione virtuale via streaming oggi pomeriggio Einride ha mostrato un nuovo tipo di veicolo commerciale che punta a portare sulle strade a partire dal prossimo anno, per contribuire alla sostenibilità di un settore come quello del trasporto merci che attualmente consuma 11 milioni di barili di combustibili fossili al giorno. Gli AET (Autonomous Electric Transport) sono mezzi elettrici e a guida autonoma avanzata proposti in quattro versioni.
Analogamente ai primi prototipi svelati dalla startup svedese fondata nel 2016, i nuovi Pod saranno privi di cabina e quindi non hanno posto a bordo per esseri umani né tanto meno pedaliera o sterzo.
Proprio come il T-Pod che a partire dal 2017 è stato protagonista in alcuni esemplari di un progetto-pilota di trasporto merci anche su alcune strade pubbliche per conto della società alimentare Oatly, di una sperimentazione con la società di logistica DB Schenker. Al T-Pod era seguita la versione T-Log destinata al trasporto di tronchi d’albero.
Einride dopo i round di finanziamento iniziali per l’avvio della startup, nel 2019 aveva rastrellato altri fondi e il mese scorso ne ha chiuso un altro da €10 milioni. Tutto denaro fresco con cui prevede di spostare il proprio impegno dai prototipi alla produzione iniziale.
Dal punto di vista dell’aspetto e quindi delle progettazione gli AET di Einride differiscono molto poco dai predecessori, anche se il CEO della società scandinava Robert Falck ci tiene a sottolineare i progressi aerodinamici delle ultime versioni, utili a migliorare l’autonomia della trazione elettrica. Al punto che, per mostrare quanto l’AET 4 sia veloce, lo porterà sulla pista di prova della trasmissione Top Gear per fargli stabilire un primato di un settore dove i record di velocità sono ancora una primizia.
La varie versioni degli AET si differenziano con velocità raggiungibili e carico utile: l’AET 1 ed il 2 raggiungono la velocità massima di 30 km/h, pesano 26 tonnellate e trasporteranno fino a 16 tonnellate con un pacco batterie in grado di raggiungere una autonomia tra i 130-180 chilometri.
Einride propone anche AET 3 e AET 4: con massa e carico simile ai primi due possono raggiungere velocità maggiori, rispettivamente di 45 e 85 km/h. La società ha svelato anche quanto costeranno: per tutti è previsto un fee di prenotazione di $10.000 e poi un leasing mensile a partire da $18.000 al mese per l’AET 1 e a salire fino ai $22.500 per assicurarsi un AET 4.
Ogni Pod è caratterizzato come pronto per rientrare nel Livello 4 della tassonomia SAE, ovvero grazie al software ed ai chip Nvidia potrà guidare senza intervento umano oppure potrà essere controllato da remoto. In questo caso grazie a tecnologia sviluppata da Phantom Auto che consentirà a supervisori ed operatori di evitare trasferte in siti particolarmente disagiati.
La distinzione tra le varie sigle è giustificata non solo dalle velocità ma dall’operatività: se l’AET 1 è progettato per operare solo in ambito geofenced, ad esempio all’interno di un parcheggio o di un porto, al AET 2 sarà possibile operare anche al di fuori di un’area delimitata. L’AET 3 sarà pronto per contesti rurali, mentre all’AET 4 anche il transito in strade a scorrimento veloce e tangenziali, normative permettendo.
Le diverse istanze di clienti potrebbero anche portare a studiare modifiche e migliorie alle suite hardware (LiDAR, camere, radar) e alle interfacce del software di ciscun modello di Pod. Il tutto con l’obiettivo del CEO Falck di ridurre i costi di trasporto del 60% e le emissioni di CO2 del 90% nell’ambito-merci.