Matthias Müller è tornato alla corte Piëch (ma ora quella «new age»)
A oltre due anni dall’addio al gruppo Volkswagen, l’ex-numero uno Matthias Müller va a dirigere il Consiglio di Sorveglianza della startup elvetica delle auto elettriche dal nome famoso
La startup delle auto elettriche che porta uno dei nomi più celebri dell’industria tradizionale, Piëch Automotive, porta a bordo rinforzi importanti per prepararsi al passaggio alla fase di produzione vera e proprio. Secondo una nota stampa diffusa stamattina, l’ex-numero uno Porsche e del gruppo Volkswagen Matthias Müller sarà il presidente del Consiglio di Sorveglianza dell’azienda con sede a Zurigo.
A circa due anni e mezzo dall’avvicendamento con Herbert Diess alla guida dei vertici di Wolfsburg è giunta la conferma ufficiale, dopo indiscrezioni apparse in Germania su Welt am Sonntag ed Handelsblatt.
Non è una sorpresa che Müller passi ad occuparsi di veicoli a zero o basse emissioni come quelli che intende varare la startup elvetica, visto che da CEO Porsche aveva approvato il progetto Taycan quando ancora si chiamava Mission E, mentre in Volkswagen ha dato il semaforo verde alla piattaforma esclusivamente elettrica MEB che supporta ID3 e ID4, tra le altre, così di attualità in queste settimane.
Piëch Automotive, fondata da Toni Piëch e Rea Stark, ha presentato all’ultimo Salone Auto di Ginevra una sportiva elettrica chiamata Mark Zero, che sarà in vendita alla fine del 2022 o all’inizio del 2023. Il modello, che alla rassegna sulle rive del Lemano era stato presentato vantando celle solid state dell’azienda di Hong Kong Desten, sarà seguito da una serie di altri veicoli.
Per quattro anni l’ex ingegnere BMW-M Klaus Schmidt (adesso promosso Co-CEO), è stato alla guida della tecnica dell’azienda. Andreas Henke, ex-direttore marketing Porsche e successivamente CEO di Burmester, entrerà a far parte dell’azienda come secondo co-CEO: Henke e Müller si conoscono dai tempi della comune militanza in Porsche.
Inoltre presto entrerà a far parte della startup un nuovo responsabile delle vendite con molta esperienza nel settore elettrico: l’ex-capo europeo Tesla, poi passato per una fase da responsabile vendite in Automobili Pininfarina, Jochen Rudat.
Il rincorrersi di cariche e poltrone è stato probabilmente accelerato dal successo di un round iniziale di finanziamento al quale ha partecipato anche l’americano Peter Thiel, a suo tempo co-fondatore di PayPal insieme ad Elon Musk.
Nei prossimi mesi inizierà un secondo round di finanziamento sotto la guida di UBS come banca di consulenza. Durante la premiere di Ginevra Toni Piëch aveva rivelato che la copertura finanziaria (circa mezzo miliardo di euro) messa in campo dai fondatori avrebbe sostenuto l’azienda fino a quando la Mark Zero non fosse pronta per la produzione in serie.
Ma ora si è arrivati alla definizione del design dell’auto sportiva elettrica ed è stato costruito il primo prototipo con cui iniziare la fase di test, a cui seguiranno pre-produzione e produzione, che necessitano dei fondi che stanno confluendo nel progetto.
Il concetto di veicolo modulare di Piëch Automotive è destinato a consentire numerose varianti di carrozzeria e tipi di guida, nonché aggiornamenti continui ad hardware e software. La batteria viene annunciata come in grado di ricaricare fino all’80% della capacità delle celle in appena 4,40 minuti, il che dovrebbe corrispondere a 400 chilometri di autonomia.