TRASPORTI

Scania BEV, primo camion al 100% elettrico della casa svedese

La marca scandinava lancia versione elettrica e plug-in per usi urbani, con autonomia fino a 250 chilometri e prepara il lungo raggio, contando su potenza di ricarica (e pause)

Scania ha annunciato il lancio dei suoi primi modelli di camion al 100% elettrico ed ibrido plug-in, in due configurazioni che la casa controllata dal gruppo Volkwagen ha precisato essere destinate ad impieghi urbani.

Colin Mckerracher, che dirige la società di consulenza specializzata nell’impresa sostenibile BNEF, ha commentato che “questo segmento sarà avvincente da osservare negli Anni ’20. Vale la pena di notare che hanno in programma di lanciare anche una versione a lungo raggio entro pochi anni. Quest’ordine ha senso, ci sono tanti chilometri da de-carbonizzare nei cicli di trasporto urbano e locale”.

L’amministratore delegato Scania Henrik Henriksson ha confermato che l’elettrificazione riguarderà l’intera gamma e a questo fine è iniziata una riorganizzazione della produzione verso quel traguardo. In proposito Scania si è già mossa per la filiera delle batterie per le prime forniture ed anche investendo nella nuova realtà svedese Northvolt.

Lo scarto nell’introduzione dei vari modelli per minori e maggiori autonomie tiene anche conto delle pause obbligatorie di 45 minuti per gli autisti: per quando saranno lanciati i modelli a lungo raggio la potenza di carica sarà probabilmente adeguata a coincidere con le pause.

Il primo camion elettrico esprimerà una potenza massima di 230 kW, circa 310 cavalli, e sarà proposto con batterie dalla capacità di 165 e 300 kWh, per una autonomia massima fino a 250 km. Per quanto riguarda la versione ibrida ricaricabile l’autonomia massima raggiungibile scende a 60 chilometri.

Del primo elettrico svedese, chiamato semplicemente Scania BEV la clientela sceglierà una versione che corrisponderà a una taglia di batteria: in tutte le versioni un modulo sarà inserito nel tunnel della trasmissione ereditato vuoto dalla versione convenzionale.

Aggiungendo altri quattro moduli dentro il pianale si otterrà la capacità di 165 kWh, se se ne aggiungeranno otto la capacità salirà a 300 kWh. Quest’ultima sarà la versione che sfiorerà i 250 chilometri, mentre la più piccola arriverà a 130 chilometri.

La ricarica sarà affidata a connettori CCS con potenza DC possibile fino a 130 kW. Per la batteria con cinque moduli serviranno 55 minuti per la ricarica, per quella più grande un’ora e quaranta minuti. Tuttavia se la batteria non sarà completamente priva di energia in molti casi di impiego quotidiano tra i 30 ed i 45 minuti dovrebbero essere il tempo adeguato a ricaricare quello che serve per una tappa successiva.

Lo Scania PHEV con la batteria più piccola da tre moduli per 90 kWh di capacità potrà ricaricare all’80% in 35 minuti. Il motore ibrido avrà una potenza di 115 kW, quello termico tra i 205 e i 265 kW.

La casa scandinava non ha ancora reso pubblici i prezzi dei due mezzi commerciali, che avranno disponibili varie versioni di carrozzeria. Scania BEV e PHEV saranno basati sulla piattaforma modulare del costruttore e ciascuno sarà disponibile con le cabine serie L e P, ottimizzate per gli impieghi in teatri urbani. Da Scania si possono acquistare tra le altre versioni già pronte per betoniere, frigoriferi, raccolta rifiuti, per pompieri e protezione civile.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Scania