L’economia circolare star a sorpresa al Battery Investor Day?
Gli insider Tesla scommettono sull’annuncio di una collaborazione tra la casa di Elon Musk e Redwood Materials, la startup fondata dall’ex-Chief Techology Officer JB Straubel
Il Battery Investor Day che il prossimo 22 settembre svelerà i piani Tesla riguardo al settore-chiave della mobilità a zero emissioni, potrebbe avere tra i vari capitoli in elenco uno dedicato a nuovi progetti sul riciclo delle batterie.
E appare avere validi argomenti il canale YouTube HyperChange riguardo al fatto che non si tratterà di tema collaterale. Se il tempo ve lo permette vi suggeriamo di visualizzare la puntata di YouTube dedicata all’argomento.
Will a Redwood Materials partnership be announced at Tesla Battery Investor Day? @elonmusk 🔋♻️ https://t.co/u1Hq3xJJsn— HyperChange (@HyperChangeTV) August 20, 2020
Se non parlate inglese o se la frenetica parlantina americana del superfan Tesla che anima il canale vi procura il mal di testa, potete in alternativa continuare a leggere le nostre righe in italiano, che riepilogano gli spunti di quella puntata.
Se pochi anni fa i volumi di celle di batterie di auto elettriche interessate a un potenziale riciclo era minimo, specie confrontati alle batterie dei miliardi di apparecchi venduti dall’elettronica di consumo, nel giro di pochi anni le cose sono cambiate rapidamente.
A ottobre dello scorso anno, uno studio effettuato dalla società di consulenza Reports And Data indicava in $13,61 miliardi la stima del valore del mercato del riciclo di batterie agli ioni di litio nel 2026, rispetto a soli $2,09 miliardi di valore stimati nel 2018.
Nessuno ha avuto più chiaro questo panorama di JB Straubel: l’uomo che stava dietro alla Gigafactory 1 che in mezzo al deserto, a Sparks, produce insieme a Panasonic le celle che rappresentano il cuore delle auto e degli impianti di accumulo della società del suo amico di lunga data Elon Musk.
Nel Nevada e ancora prima in California nelle vesti di numero uno della tecnologia Tesla Straubel è stato protagonista della migliore interpretazione possibile di quello che sarebbe stato un Colin Chapman dell’auto elettrica.
Si è occupato non solo di tecnologia delle batterie: di motori elettrici, di elettronica di potenza, software, firmware. E del tema del riciclo delle batterie e dei materiali che esse contengono.
Nel 2017 infatti Straubel ha fondata una sua startup, Redwood Materials, concentrata proprio su questo settore. E non è peregrina l’ipotesi che insieme a Tesla, di cui non è più Chief Technology Officer ma di cui risulta sia rimasto azionista, l’ingegnere americano abbia progetti ambiziosi.
Ai propri esordi Redwood Materials non è stata partner Tesla per il riciclo dei materiali. In una intervista del 2108 con la rete TV finanziaria CNBC Straubel lo aveva esplicitamente escluso. Ma due anni fa Redwood Materials era una startup in fasce.
E negli ultimi mesi oltre che l’interesse per l’economia circolare di Straubel è cresciuto anche quello di Tesla. Con partner terzi la casa di Musk ha già avviato un progetto di riciclo a Spark, dove nel 2019 ha riciclato 1.000 tonnellate di nickel, 320 di rame e 110 di cobalto, come si poteva leggere nell’interessante Impact Report annuale dell’azienda californiana.
Considerato che l’economia circolare sarà un argomento vincente coi volumi di materiali da riciclare in crescita man mano la decade progredirà, è convincente attendersi che novità proposte da Redwood Materials sul riciclo possano essere adottate da Tesla a breve termine.
Ma saremmo portati a fare un’altra ipotesi: che Straubel e la sua startup possano dare anche un altro tipo di contributo a Tesla in prospettiva. Probabilmente nel campo della progettazione della cella e della manifattura a 360°, considerando le necessità dell’economia circolare.
Ormai non mancano gli esempi di studi e progetti che nell’accademia si concentrano proprio su questo: un paper recentissimo di un tema dell’università di California a San Diego è appena stato pubblicato.
Il lavoro dimostra la separazione e il recupero dei materiali di una cella solid state con anodo in litio metallo per rigenerarla in formati utilizzabili senza pregiudicarne la struttura chimica, in modo da consentire performance analoghe a quelle della cella originale. Sembra il genere di traguardo in grado di attirare uno scienziato con le qualità di JB Straubel…