Il “Michigan Connected Corridor”: l’innovazione stesa sull’asfalto
L’area dove hanno casa le Big 3 dell’auto americana sgomita per riprendere rilevanza, puntando su 40 miglia (64 chilometri) di strada connessa e ideale per i veicoli autonomi
Detroit e il Michigan tentano di riprendersi un po’ dello storico lustro che per decenni ne avevano fatto la casa dell’auto americana, una nomea insidiata prima dalla decadenza delle sue Big 3 e poi dalla parabola di Tesla ed altre startup nate dalla Silicon Valley o da essa ispirate.
Grazie a un nuovo progetto di infrastruttura collegato all’automazione, il Michigan Connected Corridor una delle principali arterie di Detroit, Michigan Avenue, potrebbe diventare l’asse principale della strada più innovativa del globo: farcita di sensori, WiFi e/o 5G, con una corsia riservata ai veicoli autonomi e segnaletica che comunicherà in permanenza coi veicoli.
Il progetto pubblico-privato annunciato ieri nella metropoli del Midwest ha l’obiettivo di fare delle 40 miglia di strada che collegano Detroit e la città universitaria di Ann Arbor un luogo ideale per sviluppare veicoli e servizi connessi alla piena automazione in modo sicuro ed efficiente per utti i partecipanti. I primi lavori effettivi dovrebbero vedersi entro 24 mesi, anche se una data di inizio non è stata indicata.
A guidare il progetto è CAVNUE (un miscuglio di iniziali da Connected, Autonomous Vehicle e aveNUE). Il piano fa parte di una logica che intende fare del Michigan meridionale un hot spot dell’innovazione e che era partito dalla realizzazione di tracciati di prova dove simulare la guida in modo sicuro per veicoli condotti da chip e sensori.
Cavnue – The future of roads from leigh@sidewalkinfra.com on Vimeo.
Cavnue è una società contorllata da Sidewalk Infrastructure Partners, una affiliata della holding che controlla Google: Alphabet Inc. Nata per investire e sviluppare infrastruttura e tecnologia innovativa, Sidewalk aveva in programma di costruire un intero quartiere connesso in Canada, progetto sfumato dopo l’arrivo della pandemia.
Per il programma in Michigan la sua sussidiaria Cavnue è stata selezionata mediante un processo di selezione competitiva. L’azienda leader fornirà i finanziamenti iniziali che recupererà col tempo attraverso una formula di revenue sharing. Un flusso di ricavi che non dovrebbe mancare se si pensa che hanno già mostrato interesse Ford, General Motors, Arrival, BMW AG, Honda, Toyota, TuSimple e Waymo.
La governatrice dello stato Gretchen Whitmer ha attribuito alla realizzazione di una arteria innovativa e iper-connessa opportunità di sviluppo economico per un’area duramente colpita dalla crisi sanitaria.
Il Michigan Connected Corridor piace molto a Bill Ford, la cui azienda ha investito molto (insieme a Volkswagen) nella startup Argo AI e nel futuro dei veicoli connessi e autonomi, a partire da quelli destinati al settore merci, ma non solo.
Ford nella zona della stazione ferroviaria Michigan Central, fino a pochi anni fa in piena decadenza, sta già investendo $750 milioni per trasformare un complesso in un hub di shuttle autonomi in grado di spostare persone proprio lungo Michigan Avenue dalla sede centrale Ford ai centri ricerca e sviluppo di Dearborn e fino alla stazione Michigan Central.
Il primo passo preliminare per far percorrere il Michigan Connected Corridor ai veicoli ad avanzata automazione e a quelli connessi sarà procedere a una completa e millimetrica mappatura 3D del percorso, a cominciare dal tratto di Michigan Avenue interessato che ne costituirà la fetta principale.
Secondo quanto riferito dal co-CEO di Sidewalk Infrastructure Jonathan Winer, il primo passo sarà costruire un miglio di di strada che porti all’American Center for Mobility un noto terreno di prova per i veicoli autonomi che sorge nei pressi di Ypsilanti, dove un tempo c’era Willow Run.
Quando la struttura andrà a regime, secondo Winer sul tratto interessato le persone potranno chiamare veicoli autonomi o connessi come un qualsiasi taxi e con dettagliate informazioni sui tempi di arrivo e le percorrenze.