BATTERIE

La “guerra di Corea” fa temere VW per il futuro americano dell’ID4

I programmi del crossover e quelli del pickup elettrico Ford F-150 previsti per il 2022 a rischio se la causa di LG Chem contro SK Innovation ne bloccherà la Gigafactory

Il panorama globale della fornitura di celle per veicoli elettrici è roseo se si guarda alla domanda ma non altrettanto roseo se si guarda all’offerta, nonostante quasi ogni giorno arrivino notizie di progetti di apertura di Gigafactory. L’ultimo riguarda la startup Britishvolt che ha confermato il Galles come sede del suo primo impianto di grandi dimensioni: 30 GWh.

Ma se si passa da programmi che guardano a metà della decade a forniture per il 2021 o il 2022, ogni singola cella pouch o cilindrica disponibile sembra essere già prenotata. Il timore costante degli specialisti della fornitura è che un granello di sabbia vada a bloccare il meccanismo.

Ovviamente una causa legale è molto più di un granello di sabbia. Questo spiega perché la diatriba legale iniziata nell’estate 2019 tra LG Chem e SK Innovation preoccupi moltissimo le case auto che si trovano a fare da ansiosi spettatori.

Volkswagen e Ford sono i due gruppi che da SK Innovation avevano in programma di acquistare celle per i loro veicoli elettrici prodotti in America.

E non modelli qualsiasi: per Ford si tratta della versione a zero emissioni locali del pickup F-150 prevista per il 2022, mentre per i tedeschi ID4,
il crossover su cui la casa punta per fare breccia dallo stesso anno in poi in un mercato elettrico finora monopolio Tesla.

Secondo documenti inviati dagli uffici legali delle case auto all’agenzia commerciale ITC (United States International Trade Commission), riferisce oggi l’agenzia di stampa Reuters, le case affermano che non permettere a SK Innovation di costruire batterie in America come chiede la rivale coreana LG Chem (che accusa l’altro gruppo di appropriazione indebita di proprietà intellettuale) porterebbe a gravi scompensi nella catena della fornitura di batterie bloccando o ritardando il lavoro nelle fabbriche destinate a produrre veicoli elettrici.

Al contrario, all’agenzia ITC i legali di LG Chem chiedono che ai rivali non sia né permesso di produrre direttamente né di importare celle eventualmente dalla Corea del Sud.

Per soddisfare gli ordini Ford e Volkswagen, SK Innovation ha deciso di installare in Georgia una seconda fabbrica di celle accanto al primo sito portando la capacità totale a regime a 21,5 GWh, dei quali 11,7 GWh assicurati dal secondo impianto.

I provvedimenti presi da ITC secondo Volkswagen dovrebbero evitare conseguenze per la produzione dei clienti e dei loro programmi. Ford ha anche respinto come non credibile l’affermazione di LG Chem che sarebbe in grado di sostituire SK Innovation nella fornitura.

Sono già oggi una realtà le carenze di celle di elevata qualità e a contratti che nel migliore dei casi a medio termine non si possono facilmente aggiungere altri ordini, considerato il tempo richiesto dall’allestimento di nuove fabbriche e linee produttive.

Se LG Chem non riuscirà a subentrare a SK Innovation come partner Ford (di Volkswagen è già fornitore, ma non sul mercato nord-americano) le prospettive nel contenzioso le sono comunque favorevoli, visto che il primo responso dell’ITC era stato contro alla più piccola concorrente. La sentenza finale dell’ITC è attesa per il prossimo 5 ottobre.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG