AUTOMAZIONE

Mobileye estende i test su strade aperte al pubblico alla Germania

La divisione Intel dei sistemi ADAS e guida autonoma avanzata ha ottenuto da TUV Sud la “bollinatura” per effettuare test finora riservati quasi soltanto a case auto

Mobileye ha ottenuto dalla società di servizi automotive TUV Sud un permesso di effettuare test di guida autonoma avanzata, che permetterà alla società israeliana controllata dal colosso Intel di far percorre strade e autostrade della Germania fino a 130 km/h.

I primi test riguarderanno l’area di Monaco per estendersi eventualmente ad altre aree e a fine 2020 eventualmente anche altri paesi europei. In pratica TUV Sud valida e certifica la sicurezza delle funzionalità che i robotaxi Mobileye o aspiranti tali prevederanno.

L’attività riguarda l’immediato e a essere coinvolto è un effervescente personaggio come Johann Jungwirth, per diverso tempo l’uomo di punta del gruppo Volkswagen nel settore della elevata automazione, che aveva già collaborato all’epoca con il gruppo medio-orientale e aveva lasciato il gruppo di Wolfsburg nell’estate 2019.

Dalla Silicon Valley, dove ha trascorso molto tempo professionale, Jungwirth scalpitava per passare dalla teoria e dalla simulazione alla pratica nel traffico di tutti i giorni con i sistemi a guida autonoma, da lui ritenuti maturi già da diverso tempo.

Ora, diventato Vicepresidente del settore Mobility as a Service di Mobileye, il tecnico si spende nella nota stampa a sottolineare come i test confermeranno l’efficacia dei sistemi e sensori sviluppati e prodotti dalla società fondata da Amnon Shashua, notoriamente ottimista sul futuro del settore ma anche rigido sulla sicurezza.

Quello che può fare la certificazione e bollinatura del TUV Sud è, secondo Jungwirth, aumentare la fiducia del pubblico verso chi effettua test una volta ottenuto un permesso per la guida autonoma avanzata. Tra l’altro Mobileye sarà uno dei primi player a effettuare test in Germania senza essere una casa auto.

Il programma valutato dal TUV Sud si fonda sul lavoro sviluppato in Israele, dove Mobileye lavora anche con programmi particolarmente probanti come test nel traffico cittadino di Gerusalemme.

L’autorizzazione consentirà alla divisione di Intel di dimostrare oltre alla sicurezza anche la scalabilità del Mobileye SDS (self-driving system), costituito da tecnologia basata sulle camere e i ben noti chip realizzati a iniziare da sistemi ADAS sempre più popolari, abbinati a sistemi di percezione complessi e integrati nei livelli delle mappe REM (Road Experience Management) e RSS (Responsability Sesnsitive system) l’applicazione che include analisi dettagliata dei rischi, valutazione della sicurezza e integra tutto tenendo conto di policy più appropriate per la guida.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Intel