LA SETTIMANA

Rassegna 5 – 11 luglio: auto elettriche, innovazione, le notizie della settimana

LA NOTIZIA PIÙ LETTA SU AUTO21 QUESTA SETTIMANA:

Gli Hyundai Xcient a idrogeno hanno iniziato il viaggio verso le Alpi
(8 luglio)
– I primi di 1.600 camion fuel cell coreani che renderanno comune la presenza di camion a medio raggio a zero emissioni in Svizzera, hanno raggiunto la Confederazione
–  Non sono passate che poche ore dalla conferma che il gruppo Hyundai ha consegnato le prime dieci unità di camion fuel cell Xcient in Svizzera, una coincidenza fortunata visto che oggi è previsto sia svelata la strategia riguardante l’idrogeno come componente del futuro industriale e tecnologico nell’Unione Europea.

L’ARTICOLO CHE CI È PIACIUTO SCRIVERE QUESTA SETTIMANA:
Rassegna 5 - 11 luglio: le notizie 1
Nei giorni scorsi è stato un fiorire di notizie su inaugurazioni o progressi nella conversione di fabbriche alla mobilità elettrica: BMW a Dingolfing, Porsche a Lipsia, Volkswagen ad Emden. Ma con una nota stonata: Daimler ha archiviato il progetto di costruire una elettrica compatta a marchio Mercedes ad Hambach, dove oggi nascono le Smart EQ, e anzi intende vendere l’impianto francese. E là dove avrebbero dovuto spuntare auto elettriche, invece una trattativa della britannica Ineos Automotive vorrebbe ora portare la linea del fuoristrada Grenadier, un modello vintage assolutamente non elettrico che si ispira al Land Rover Defender. L’interrogativo è: le istituzioni locali e nazionali, in questa economia in difficoltà si sentirà costretta a fare regali, concessioni, sgravi fiscali anche a progetti che non puntano sulla sostenibilità e nel giro di una decade avranno poco futuro, con i divieti ai carburanti fossili delle maggior città europee? (credito foto: ufficio stampa BMW Group)

“Dove la manifattura è più solida avanza l’elettrico”
(11 luglio)
– Mentre le linee accolgono celle e inverter, c’è l’eccezione Hambach: da sito destinato a un’elettrica Mercedes è ora valutato da Ineos per un fuoristrada ispirato al Defender

L’ARTICOLO CHE CI È PIACIUTO LEGGERE QUESTA SETTIMANA:
Rassegna 5 - 11 luglio: le notizie
Molto interessante questa settimana il commento di Brad Templeton su Forbes. Molte case auto si stanno sfidando sulla potenza massima di ricarica: 120 kW, 150 kW, fino a 350 kW in qualche caso. Ma si tratta di una mentalità tipica di chi mette nel serbatoio della benzina: ci si ferma a rifornire con l’idea di proseguire, di solito. Ma la ricarica elettrica non ha quest’impostazione: è collaterale a un’altra attività, non la guida ma di solito lavorare o magari dormire. Per questo il costo delle postazioni e le tariffe che sono in grado di assicurare dovrebbero secondo Templeton essere più centrali nelle scelte che la potenza massima: se un ufficio può installare cinque colonnine lente al prezzo di una di Livello 2 può rivelarsi una scelta popolare. E in particolare, ritiene il commentatore di Forbes, la sfida sarà su postazioni in cui si sosta tra 20 minuti e un’ora. Colonnine a prezzi competitivi da 50 kW potrebbero rivelarsi nel complesso più popolari di quelle ultra-veloci da 150 kW o superiori, molto più costose da installare e gestire e quindi destinate a pretendere tariffe molto più elevate di una ricarica casalinga o pubblica notturna. (credito foto: ufficio stampa Daimler AG)

“The Future Of EV Charging May Be At 50KW, Not The ‘Gasoline Thinking’ of 250KW”
(Forbes)
— Carmakers and charging stations have been engaging in a “mine’s bigger than yours” competition with their high speed DC charging stations


Credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Motor Europe