Honda rileva l’1% del capitale del colosso delle batterie CATL
Dopo Volkswagen e Daimler si allunga la lista dei gruppi auto che investono in produttori di batterie: anche stavolta l’obiettivo è la manifattura cinese, ma con prospettive globali
Attraverso una apposita e concordata emissione non pubblica di azioni, Honda Motor acquisterà una quota dell’1% del capitale del maggior produttore cinese di celle per veicoli elettrici CATL (Contemporary Amperex Technology Limited), in un accordo che prefigura lo sviluppo congiunto di batterie, hanno dichiarato ieri le due aziende.
È una mossa a sorpresa? Sì e no. Non è forse quello che ci si attendeva, dopo che il gruppo giapponese aveva stretto una partnership con General Motors Co per sviluppare due nuovi veicoli elettrici per il mercato nordamericano che monteranno le batterie Ultium, frutto di una collaborazione appunto tra GM e LG Chem.
Honda e GM stanno collaborando a un progetto comune per sviluppare la tecnologia di veicoli fuel cell. Questo non implica che Honda dovesse per forza rafforzare il partenariato con i produttori di batterie coreani, ma considerato il recente dinamismo di LG Chem nessuno si sarebbe stupito.
Non si tratta di una sorpresa se si pensa che la visuale macro-regionale utilizzata da Honda in Nord America è analoga a quello che avverrà per il fondamentale mercato cinese.
Inoltre le rivali di CATL si sono date molto da fare negli ultimi mesi e la leader mondiale delle batterie dal 2017 non è stata più tale nel primo quadrimestre 2020: LG Chem aveva una quota del 25,5%, Panasonic il 22,9% e CATL il 21%, secondo i dati della società di consulenza SNE Research.
I gruppi auto hanno recentemente investito nei produttori: Volkswagen in Guoxuan, appena pochi giorni fa Daimler in Farasis. Quando non si sono visti investimenti diretti nel capitale azionario, i produttori di auto e il settore della manifattura di batterie sempre più spesso creano isole di stretta collaborazione.
Lo stesso gruppo industriale della provincia di Fujian prima dell’annuncio di ieri aveva creato rapporti stretti con Toyota e Volkswagen, nessuno dei due peraltro pubblicizzato quanto quello con Tesla, che riguarderà le ben note ma chiacchieratissime batterie con chimica LFP.
Nella nota stampa Honda e CATL dichiarano che la collaborazione sarà a 360°: ovvero dalle fasi preliminari di sviluppo si arriverà a comprendere anche quelle finali, ossia il riciclo dei materiali che compongono gli elettrodi in un’ottica di economia circolare.
Una preoccupazione che non è solo di sostenibilità ambientale ma anche di sostenibilità economica, visto che la filiera delle materie prime diventa sempre più complicata da gestire. I gruppi auto sono iperattivi in questo senso, visto che negli ultimi giorni si sono visti contratti che dimostrano quanta attenzione prestino a una filiera etica e certificata.
BMW è andata a siglare un contratto in Marocco per il cobalto, che insieme a quello di origine australiana le consentirà di evitare materia prima proveniente dal Congo, mentre Volvo si sta affidando alla tecnologia blockchain per avere una certificazione a prova di contraffazione nel sourcing di ogni materia prima contenuta nei pacchi batterie dei propri modelli Recharge.
Honda lancerà il suo primo EV con la batteria CATL in Cina nel 2022, con la possibilità di allargare la collaborazione della fornitura a livello globale. Come primo esempio questo farebbe pensare all’Europa, visto che in Germania il gruppo cinese è alle prese con la realizzazione della sua prima fabbrica, destinata nel giro di pochi anni a raggiungere una capacità da legittima gigafactory (quella Tesla di Spark in Nevada ha una capacità di 35 GWh).
In Cina invece, dove prima della crisi sanitaria Honda stava ottenendo ottimi risultati, la casa giapponese spinge sia sui modelli ibridi, che negli ultimi mesi sono entrati nelle grazie delle autorità locali, che su quelli elettrici veri e propri.
La sua consolidata joint venture col gruppo del sud della Cina GAC da qualche mese si è trasformata in commercializzazione del suo primo crossover al 100% elettrico: l’Everus VE-1 presentato a fine 2018.