DUE RUOTE

Le due ruote stentano meno a ingranare la marcia rispetto alle quattro

Mentre il calo del targato auto a maggio è stato del 50% quello delle moto e scooter contenuto al 10% mentre le vendite delle due ruote elettriche di maggiori dimensioni quadruplicano

Se il settore delle quattro ruote a maggio si è rimesso in movimento molto a fatica, con un 50% in meno di consegne su base annua, quello delle due ruote trattiene il fiato sperando che i dati di maggio, che hanno visto contenere al 10% il calo rispetto allo stesso mese del 2019 con 25.660 unità consegnate, migliorino ulteriormente nel resto dell’anno.

E quando citiamo il settore due ruote non ci riferiamo a biciclette ed e-bike, che sono anzi tra le pochissime fonti di ottimismo nella manifattura e nella vendita al dettaglio, ma a quelle a motore (sia convenzionale sia elettrico).

Secondo i dati rilasciati questa settimana da Confindustria ANCMA, l’associazione nazionale di ciclo, motociclo e accessori, nel complesso sui primi cinque mesi il calo delle immatricolazioni è stato del 37,8%.

In questo quadro negativo il mercato dell’elettrico è stato in netta controtendenza rispetto ai veicoli convenzionali: i ciclomotori a emissioni zero locali con 240 veicoli venduti ha segnato un calo dell’11,1% (peraltro meglio dei ciclomotori convenzionali scesi del 27%).

Ma scooter e moto elettriche, sempre più graditi alle aziende dello sharing e a quelle che si occupano di consegne merci in ambiti urbani, hanno quadruplicato le vendite a 718 pezzi. Numeri ancora limitati, non si può affermare il contrario, ma in un quadro complessivo nel quale le due ruote silenziose sono sempre meno una curiosità statistica.

Il risultato di maggio tende a iniziare a raddrizzare gli effetti di una stagione del tutto anomala grazie a politiche commerciali generose attivate dalle case costruttrici ma anche alla crescente propensione dei cittadini a scegliere le due ruote come soluzione efficace di mobilità della ripartenza, ha dichiarato nella nota stampa l’ingegner Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA.

Nel 2019 con 252.294 due ruote immatricolate l’Italia era stata il primo mercato continentale davanti a Francia e Spagna; 21.133 del totale erano ciclomotori. In Italia la quota di elettrico era stata del 2,31% grazie a 5.839 consegne.

In Italia lo scorso anno uno scorcio di luce per le due ruote a zero emissioni locali era arrivato dai mezzi con velocità inferiore a 45 km/h in crescita (mentre quelli termici sono in calo di gradimento): anche grazie ai mezzi condivisi erano arrivati a 4.029 unità e la leader, la vicentina Askoll, aveva venduto 1.369 ES1.

Credito foto di apertura: sito web Askoll