DATI

Top3 Italia: auto elettriche più vendute aprile 2020

In un mese storico in negativo, 500 delle sole 4.325 auto vendute erano elettriche, ma gli effetti della crisi sanitaria hanno dato poco da gioire alle case sul “podio” delle vendite

L’unica cosa che ha mantenuto una parvenza di normalità nella pubblicazione dei dati UNRAE di aprile è stata l’agenda: il centro studi ha continuato a pubblicarli il primo pomeriggio lavorativo utile dopo la raccolta delle cifre dalle case aderenti. Le cifre come era immaginabile, già preannunciate di una gelata assoluta per le unità consegnate, sono state agghiaccianti in generale e per le zero emissioni. C’è in ogni caso, anche se non sappiamo quanto ci sia da festeggiare, una classifica: ha visto Renault Zoe immatricolata in 366 esemplari, mentre sono state consegnate 88 Tesla Model 3 e 10 Model S, presumibilmente grazie all’ormai noto servizio di consegne contactless della casa californiana. Per quarto, quinto e sesto classificato delle vendite di elettriche bastano le dita per contare, come sei, sette anni fa. In totale le elettriche immatricolate sono state 500, rispetto alle 1.193 di un anno fa (- 58%), mentre in un marzo già di crisi erano state 928. Il mercato del nuovo nel complesso si è così tanto contratto che dalla quota dello 0,7% del 2019 la quota attuale è salita all’11,6%. Le ibride convenzionali immatricolate sono state 255, rispetto alle 8.976 del 2019 (una quota del 5,9%) e quelle plug-in 26, contro le 540 dell’anno passato e per una quota dello 0,6%. Una quota così ampia di elettriche, ibride, ibride ricaricabili se ripetuta sia pure in modo anomalo anche a maggio o giugno, ma sperabilmente su livelli più molto alti, dovrebbe anche rasserenare i manager delle case automobilistiche che ancora non lo sono sulle quote di emissioni: le loro flotte con una asticella del mercato così bassa si stanno ripulendo, proprio come ha fatto in modo imprevisto l’aria delle metropoli italiane nel corso della quarantena. Si è infatti dilatata a dismisura la quota sulle vendite totali delle ibride convenzionali, che abbassano a loro volta la media di emissioni di una flotta, salendo al 9,9%, mentre quella delle plug-in da gennaio ad aprile è salita a sfiorare l’1%.

Nessuno può ignorare l’anomalia di aprile rispetto alla normalità del mercato automobilistico, anche se sarebbe presuntuoso ipotizzare cosa potrà essere la normalità nel prossimo futuro. Cercando tra i dati che sono già stati diffusi in queste ore si può magari confrontare quelli delle vendite di auto italiane con quelle francesi, che a marzo si erano invece tenuti a galla, almeno per metà del mese. Il crollo delle vendite di diesel in Italia ad aprile è stato del 60% contro il 50% nell’Esagono, quello dei modelli a benzina del 49% contro il 57% di calo oltre le Alpi. Se esaminiamo le vendite di auto elettriche malgrado le anomalie nel 2020 hanno fatto meglio in Italia che in Francia: qui sono state 5.901 le immatricolazioni (+151%) contro 27.132 in Francia (+96%). Le ibride convenzionali sono calate del 3% nei primi tre mesi, scelte da 35.166 italiani, mentre alle 30.776 vendute in Francia è corrisposto un calo dell’1%. Le ibride plug-in sono cresciute percentualmente in modo simile, dell’83% in Italia e dell’88% in Francia, con 2.975 consegnate in quattro mesi nello Stivale e 9.850 ai “discendenti” di Asterix.

FONTE DATI : UNRAE