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400 miglia di autonomia sono già una realtà per Tesla Model S

Elon Musk ci tiene molto a sottolineare che la Model S Long Range fa mangiare la polvere a ogni rivale quanto ad autonomia (e sembra avere in mente anzitutto Porsche…)

La coincidenza potrà anche essere casuale, ma la tentazione di pensare il contrario viene, considerato che le due notizie che riguardano Tesla e Porsche si sono affacciate a distanza di poche ore l’una dall’altra.

Come si può leggere da stanotte sul sempre informato sito Electrek, noto per seguire ogni minimo dettaglio che riguardi la casa americana, la Model S sarebbe stata la prima a raggiungere l’ambito traguardo delle 400 miglia (643 chilometri) in termini di autonomia con standard EPA.

Purtroppo una disavventura nel corso della procedura di omologazione avrebbe compromesso la possibilità di accreditare il record ad una versione aggiornata di Model S Long Range Plus, che è stata per il momento classificata come capace di percorrere 391 miglia con una singola carica.

Durante la conferenza con media ed investitori di stanotte relativa ai buoni risultati del primo trimestre, Elon Musk in persona ha infatti ricordato che è già pronto nella gamma Tesla un modello con autonomia di 400 miglia.

Ma, secondo Musk, nel corso del test un addetto dell’agenzia federale incaricata dell’omologazione avrebbe lasciato una portiera aperta e la chiave all’interno dell’auto nel corso della prova di durata.

L’agenzia americana ha smentito a distanza di qualche ora la ricostruzione. Ma secondo Musk, il consumo imprevisto dell’impianto rimasto collegato si sarebbe risolto con una perdita stimata del 2% sulla capacità della batteria. Senza la perdita inutile, l’omologazione avrebbe riportato una autonomia di 400 miglia.

La coincidenza è che sia stata sottolineata la straordinaria dote di efficienza della lussuosa berlina Tesla proprio poche ore dopo che la stessa EPA aveva pubblicato i dati di autonomia di quella che forse è la più pericolosa rivale: Porsche Taycan, nella versione 4S.

L’EPA a suo tempo aveva esaminato per prima la versione Taycan Turbo, la prima certificata con standard americano. E chi legge forse ricorderà che i numeri erano stati una delusione: tanto negativi rispetto ai valori di consumo europei da far ipotizzare perfino un errore .

La Turbo è infatti stata omologata con 201 miglia (323 chilometri) di autonomia media, rispetto ai 450 chilometri in ciclo WLTP. Per la 4S, dalla quale ci si attendevano valori migliori, è stato reso noto che nei test ha fatto registrare 203 miglia nei test, 327 chilometri contro i 463 del ciclo WLTP.

In altri termini nella fascia di quattro porte elettriche di lusso la ormai datata Model S continua a spiccare per la distanza che è in grado di percorrere. E Musk così come Tesla sembrerebbero ancora convinti che questo sia ancora il dato più importante e da valorizzare con la clientela.

Di questo appariva convinto anche il manager che aveva progettato la Model S e che da anni ormai si è trasferito armi e bagagli in Lucid Motors: Peter Rawlinson. La sua nuova Air, tra le qualità che promette alla clientela, voleva essere la prima berlina elettrica a raggiungere l’autonomia EPA di 400 miglia, e adesso resterà l’incertezza su quale modello americano riuscirà effettivamente a raggiungere questo traguardo.

Un traguardo che dal punto di vista tecnico è significativo ma che forse non a tutti i clienti potenziali tali preme così tanto. Almeno nella Vecchia Europa, considerato che nei primi tre mesi del 2020 Audi E-tron, Jaguar I-Pace e perfino Mercedes-Benz EQC nel segmento elettrico luxury hanno preceduto Model S, un trend che peraltro in questo settore del mercato continentale aveva già cominciato a emergere nel corso del 2019.

Credito foto di apertura: press kit Tesla