DUE RUOTE

La moto più verde della marca verde si chiamerà EV Endeavor

Il risultato dello sviluppo dell’EV Project Kawasaki, portato in anteprima al Salone di Milano, è una elettrica da 26 cavalli improntata alla sportività e con cambio quattro marce

All’EICMA 2019 il manager del reparto ricerca e sviluppo Kawasaki Yoshimoto Matsuda aveva confermato che la sua marca era al lavoro su power unit elettriche fin dai primi Anni 2000, ed aveva mostrato il risultato: il “nocciolo duro” dell’EV Project.

Da allora i giapponesi hanno deciso il nome della loro prima moto di produzione elettrica: EV Endeavor. L’aspetto del modello si conferma quello di una piccola sportiva, mentre il design si rifa al lineaggio delle Ninja, probabilmente nella fascia delle 400, considerato che qualche componente sembra preso di peso dalla Z400.

La stampa specializzata nelle due ruote indica in 20 kW (26 cavalli) la potenza della EV Endeavor, con una autonomia di circa 100 chilometri. Se Kawasaki vuole eccellere insomma starebbe pensando a qualità dinamiche e di sportività più che svettare per autonomia turistica.

D’altro lato questo spiegherebbe perché la marca nipponica si sia decisa per un cambio azionato col tradizionale leveraggio a pedale ed a quattro rapporti, che se sono certo meno dei sei comuni sulle moto con motori termici ma molti di più di quelli abitualmente associati ai veicoli elettrici. La Porsche Taycan coi suoi due rapporti, è attualmente quasi una mosca bianca nel panorama dei veicoli elettrici, e guarda caso è un’altra marca che si muove seguendo la bussola della sportività.

È presto per capire le caratteristiche della batteria, che peraltro se sarà confermata l’autonomia appare privilegiare la leggerezza per non pesare sulle qualità dinamiche. Kawasaki per non perdere il contatto con la clientela abituata a un preciso DNA di marca potrebbe avere però dedicato molte risorse alla carica veloce della sua batteria, anche in questo caso sulla linea delle scelte privilegiate da Porsche, recuperando praticità per i centauri che vorranno passare dai motori convenzionali a quelli a zero emissioni.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Kawasaki USA