Più applicazioni «second life» per le batterie di ibride ed elettriche Honda
La crescente presenza Honda nel settore dei modelli elettrificati porta ad ampliare la collaborazione col gruppo francese che rigenererà le celle che non potranno trovare posto nello stoccaggio
Honda Motor Europe sta ampliando la sua partnership con la società specializzata SNAM (Société Nouvelle d’Affinage des Métaux) per poter rigenerare o allungare la vita alle batterie in uso sui modelli elettrificati giunte a fine ciclo.
La società francese con sede nel Massiccio Centrale grazie a sedi poste in 22 paesi europei, Italia inclusa, raccoglierà e rigenererà le batterie esauste dei modelli a quattro ruote giapponesi, ibridi e full electric, il primo di questi ultimi in arrivo proprio in questi mesi: l’attesa compatta Honda E.
Inoltre l’azienda transalpina preparerà dove possibile ad una second life le batterie Honda: una “seconda vita” in cui serviranno a stoccare energie rinnovabili o, se inadatte a tale scopo, recuperando i componenti di maggior valore.
Honda e SNAM collaborano già dal 2013 a garantire la tracciabilità delle batterie giunte a fine vita per smaltirle nel rispetto degli standard ambientali in vigore nell’Unione Europea.
L’estensione dell’accordo su progetti second life con Honda vedrà SNAM raccoglierele batterie agli ioni di litio e all’idruro di nichel metallico (NiMH) attraverso la rete di concessionarie e delle ulteriori strutture autorizzate (ATF), prima di analizzare se sono idonee per la rigenerazione e trattarle di conseguenza.
Per il sistema di raccolta, viene impiegato un sistema di trasporto sicuro e a basse emissioni di carbonio. Una volta giunte nel centro di stoccaggio, SNAM valuta quali pacchi batterie possono essere usati per sviluppare nuovi dispositivi di accumulo dell’energia. Dopo la cernita, questi vengono riconvertiti e resi disponibili per immagazzinamento di energia ad uso domestico e industriale.
In caso di celle di batterie danneggiate e non idonee ad una “seconda vita”, è possibile estrarre materie prime strategiche come litio e cobalto grazie a tecniche basate su processi chimici in fase acquosa.
Una volta estratte, queste materie prime possono essere riutilizzate nella produzione di nuove batterie, pigmenti o additivi utili per la malta. Altre materie di uso comune, tra cui rame, metallo e plastica, vengono riciclate e commercializzate per una serie di attività produttive.
Le concessionarie possono organizzare e richiedere la raccolta di batterie a fine vita attraverso la piattaforma online dedicata SNAM. La raccolta potrà essere effettuata da appositi centri di stoccaggio nell’arco di 15 giorni per evitare l’accumularsi di batterie usate presso le concessionarie.
L’accordo annunciato oggi con una nota si applica alle batterie di trazione impiegate per alimentare i motori di auto ibride o elettriche, a differenza delle batterie più piccole e compatte destinate alle auto diesel o benzina.