Top3: Cina – auto elettriche più vendute – marzo 2020
In un marzo dominato dalle Tesla made-in-Shanghai si è attenuata a -53% (rispetto al -77% del mese precedente) la contrazione del mercato cinese dell’auto elettrica
A marzo le vendite cinesi di veicoli elettrici, che localmente sono definiti NEV (ed includono ibride ricaricabili e fuel cell) sono calate del 53,2% su base annua, contro il 77% del mese in cui si è toccato il fondo, febbraio. Nei primi tre mesi dell’anno il declino è stato del 56,4%, con 114.000 immatricolazioni, circa 53.000 delle quali ascrivibili a marzo. Nel complesso il mese passato le vendite del nuovo (auto convenzionali incluse) sono scese di circa il 48% superando a malapena il milione. A febbraio le vendite totali erano affondate quasi dell’82% rispetto allo stesso mese del 2019.
Per il secondo mese consecutivo, come in un febbraio che tutti quelli del mestiere faticheranno a dimenticare, Tesla è stata ai vertici delle vendite. La Model 3 grazie all’incremento della produzione nella coccolatissima fabbrica di Lingang ha registrato 11.927 consegne, come rivelano i dati ricavati dalle assicurazioni di legge (la casa californiana non scompone i dati per mese e mercati nazionali). Le Tesla made in Shanghai hanno doppiato le cifre delle marche leader locali BYD e BAIC/BJEV, seconda e terza coi modelli Qin EV e EU-Series. Solo quest’ultima era già in commercio nel marzo 2019 (anzi era stata la più venduta del mese con 12.983 unità). Le immatricolazioni 2020 anche se sufficienti a farla finire sul podio sono state inferiori di circa il 66% a quelle dello stesso mese 2019. Anche il primo trimestre è stato favorevole a Model 3, che ha chiuso al primo posto secondo i dati dell’associazione di categoria CPCA con 16.680 consegne davanti a Byd Qin EV (8.185) e a BAIC EU-Series (7.395).
Le cifre di marzo e del primo trimestre sono ancora palesemente i numeri di un mercato in emergenza. Ma il consistente recupero di marzo rispetto a febbraio è motivo di interesse per capire quello che accadrà in seguito, anche se in questo caso non è chiaro quanto dei ritmi e delle dinamiche della Cina sarà replicato sul resto del globo. Pochi giorni fa un’altra associazione datoriale del settore automotive cinese, la CAAM, ha indicato di ritenere che nella seconda metà del 2020 possa essere realistico aspettarsi la replica dei numeri di vendite della seconda metà dello scorso anno. Non erano numeri eccezionali, specie nell’auto elettrica vista la fine di molti sussidi a inizio estate 2019, ma sarebbero già da considerare buoni. Una nota diffusa da una banca d’affari, Dongxing Securities, ritiene addirittura che la spinta nella seconda parte dell’anno possa portare a chiudere meglio del 2019. Gli analisti scommettono su circa un milione e mezzo di immatricolazioni di NEV, contro poco meno di un milione e duecentomila lo scorso anno, e con una quota Tesla di circa il 10,5%.