AUTO

Il retrofit elettrico alla prova del Microbus Volkswagen

Da un Samba Bus con classico quattro cilindri raffreddato ad aria all’E-bulli a zero emissioni: una conversione a cavallo tra storia e futuro, in attesa dell’ID Buzz nativo elettrico

L’emergenza sanitaria allunga la lista degli eventi vittime della pandemia: ieri è toccato al Salone Auto di Parigi, ma tra gli appuntamenti di nicchia pochi giorni prima era avvenuto lo stesso alla Techno Classica di Essen, una festa per gli appassionati della tecnologia vintage.

Un protagonista di quelle giornate avrebbe dovuto essere il Volkswagen E-Bulli. Prendere un mezzo d’epoca e dotarlo di tecnologia a zero emissioni non è esattamente un’idea nuova. Ma ottenere i risultati che ha ottenuto la casa di Wolfsburg insieme al partner specializzato eClassics partendo da un modello T1 Samba Bus del 1966 è tutt’altro che scontato.

Al posto del quattro cilindri raffreddato ad aria montato posteriormente sulla versione convenzionale, è stato montato un motore elettrico da 61 kW (83 cavalli), circa il doppio dell’originale, con 212 Nm di coppia, in grado di portare il modello a zero emissioni fino alla velocità massima di 130 km/h (l’originale si fermava a 105 km/h).

L’azienda tedesca ha fatto ricorso al gruppo motopropulsore della cittadina e fino a poco fa richiestissima e-Up!, di cui non a caso l’E-Bulli condivide i dati tecnici.

Non condivide però la batteria da 36,8 kWh: sul furgone de-carbonizzato si trova un pacco da 45 kWh collocato al centro del pianale.

Se non sapeste di leggere un articolo dedicato a un veicolo elettrico, vedendo le immagini probabilmente sarebbe difficile immaginare che sia tale, considerata la generosità con cui gli interni sono stati farciti di materiali tradizionali, a cominciare dall’intramontabile legno.

Quell’inconfondibile aria da “motoscafo per l’asfalto” che si poteva respirare su alcuni riusciti modelli degli Anni ’60 è perfettamente conservata sull’E-bulli. Il tetto panoramico, che era già presente nell’originale, non fa che accentuarla.

Inutile dire che Volkswagen punterà a conservare questa cifra anche sul futuro ID Buzz, erede del Microbus ricavato però sulla piattaforma modulare MEB.

La batteria dell’E-Bulli viene caricata mediante una presa CCS Combo 2. In corrente alternata la batteria viene caricata con una potenza tra 2,3 e 22 kW in base alla fonte di energia elettrica. Da una presa DC fast (ad esempio le colonnine EnelX EVA da 50 kW) la batteria ad alta tensione può anche essere ricaricata fino all’80% della capacità in soli 40 minuti.

La batteria a piena capacità consente una autonomia di oltre 200 chilometri. Curiosamente un po’ meno di quello che promette la ID.3 Pure, che con la stessa capacità di batteria da 45 Kwh viene proposta come capace di affrontarne oltre 300.

La conversione di un furgone storico in un E-Bulli viene proposta con prezzi a partire da €64.900, compresi assali anteriore e posteriore modificati. Ovviamente occorre avere anche un T1 da consegnare ad eClassics per procedere alla trasformazione a zero emissioni.

Tra le nuove dotazioni del Samba Bus convertito in E-Bulli figurano i sedili con rivestimento
bicolore Saint-Tropez/arancio zafferano, abbinati al colore della carrozzeria (credito foto: ufficio
stampa VW Group Italia)
Credito foto di apertura: ufficio stampa VW Group Italia