INFRASTRUTTURA

Da Euro NCAP un premio alla tecnologia Car-2-X Volkswagen

Il sistema Local Hazard Warning basato su tecnologia WiFi che ha esordito sulle Golf 8 scelto da Euro NCAP per un premio Advanced (e presto su molte altre Volkswagen)

Il sistema di comunicazione Car-2-X è diventato oggi la prima tecnologia di questo genere a ricevere da Euro NCAP un premio Advanced negli ultimi sei. La tecnologia ha fatto il suo debutto come dotazione standard sulla nuova Golf 8.

Lo sarà anche sui futuri modelli ID basati sulla piattaforma modulare per auto elettriche MEB. I dispositivi consentono alle auto di comunicare tra loro e con le infrastrutture adeguatamente equipaggiate e con veicoli attrezzati per le emergenze per dare a chi è al volante messaggi di preavviso di rischi e pericoli localizzati.

Impiegando la tecnologia WLANp/ITS-G5, le auto dotate di questo sistema possono trasmettere tra loro segnali che si è in panne, o ci si è dovuti fermare improvvisamente (come chi trova massi o alberi caduti) o comunque sussiste un rischio per la sciurezza.

Come ha fatto notare Euro NCAP, non mancano i gruppi auto che stanno considerando di equipaggiare con la tecnologia WLANp/ITS-G5 i loro veicoli. Col tempo, cresceranno i preavvisi relativi anche ad altri rischi per la circolazione,:ad esempio presenza di mezzi agricoli ingombranti o di due ruote, magari su strade strette.

Il segretario generale del consorzio con sede a Lovanio Michiel van Ratingen ha dichiarato nella nota odierna: “Questa è una nuova e vivace area della sicurezza che offre un potenziale per aiutare gli utenti della strada che finora sono stati più difficili da proteggere, come i motociclisti. Fa già parte della roadmap Euro NCAP ma il suo pieno potenziale non sarà realizzato fino a quando molti veicoli siano equipaggiati con un sistema compatibile, come per altri rischi della strada. A Volkswagen vanno fatte le congratulazioni per aver reso standard la tecnologia su un veicolo da grandi volumi come la Golf.”

Quando lo scorso ottobre la marca di Wolfsburg ha rivelato la ottava iterazione della sua hatchback, uno degli aspetti più sottolineati era stata la dotazione V2X (vehicle-to-vehicle o vehicle-to-infrastructure), che l’azienda ha deciso di chiamare Car-2-X.

Il V2X della Golf 8, come tutti quelli progettati dai tecnici del settore “vede” cosa sta per succedere e si “difende”. Oltre agli esempi già esposti da Euro NCAP, in futuro si pensa anche di poter registrare criticità dovute al meteo che sciupa o rende pericoloso l’asfalto, oppure casi di traffico anomalo.

L’attivismo di Volkswagen nella tecnologia V2X ha di fatto rimesso in piedi una diatriba che sembrava conclusa tra chi preferiva aveva più fiducia nella giovane rete cellulare 5G e quelli, di solito chi è partito per primo nel settore, che si sono invece appoggiati al più maturo DSRC (Dedicated Short Range Communications, una variante del WiFi che opera nella banda 5,9 GHz) che nella versione europea è in pratica il WLANp/ITS G5.

Chi con più, chi con meno convinzione, General Motors, NXP, Toyota, Volkswagen, e Volvo si sono finora dichiarati a favore del WiFi. Dall’altro lato di questa barricata invisibile perché fatta di onde, a favore del 5G ci sono i gruppi BMW, Daimler, Ford, Huawei, Intel, Qualcomm e Samsung.

Ad aprile 2019 il Parlamento di Strasburgo aveva votato a favore del WiFi a corto raggio, valutandolo più rapido e pratico da varare e meno costoso rispetto al 5G per consentire la comunicazione tra veicoli. Ma il 4 luglio nel Consiglio Europeo invece, 21 su 28 paesi dell’Unione avevano deciso il contrario, Italia inclusa.

Ma la scelta Volkswagen di impiegare sul proprio prodotto di massa i dispositivi WiFi realizzati dall’olandese NXP Semiconductor, ha rimesso in discussione il futuro del settore. In particolare in Germania pare ormai di assistere a un confronto tecnologico che si sta traducendo direttamente nella dotazione di bordo dei modelli più recenti.

Si sta quindi allargando il fossato che separa chi ha scelto il V2X mediante WiFi e chi punta sul 5G. In particolare i modelli premium BMW (e Daimler) faranno ricorso alla seconda soluzione mentre Volkswagen per il suo pubblico ben più vasto ha optato per l’altra strada.

In questo caso però le leggi dei grandi numeri possono avere un ruolo rilevante. Parlando alla caporedattrice dell’EETimes Junko Yoshida per un articolo uscito nell’autunno 2019, poche ore dopo il lancio della Golf 8, Lars Reger (il chief technology officer di NXP) commentava così gli effetti della massa critica Volkswagen: “un’auto su tre o su due sulle strade tedesche è loro”.

“Se un’auto su dieci disponesse di modalità Car2Car, aggiungeva Reger, “abbiamo simulato che si potrebbe già accuratamente misurare qualsiasi traffico locale e relative code. E oltre questa soglia le cose diventano molto interessanti”, ovvero interessanti per chi di mestiere usa i Big Data per capire i fenomeni del traffico, ovviamente.

La storia del V2X è certamente ai suoi albori e non basterà che Euro NCAP abbia assegnato un pur significativo premio a Volkswagen per demolire le trincee dei rivali che che puntano invece sul 5G. Ma la partita sembra molto più aperta ora di quanto non fosse a luglio 2019. E la scelta della casa di Wolfsburg di mettere il WiFi sulla Golf 8 ci ricorda anche quanto un successo di una tecnologia da parte di un costruttore generalista possa contribuire a plasmare tutto il panorama complessivo nel mondo automotive.

L’immagine raffigura la funzione di preavviso di situazioni di rischio attivata su una Golf 8, grazie alla connessione WiFi che interagisce con un veicolo della polizia (credito immagine: ufficio stampa Volkswagen AG)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG