MOBILITA

L’esercito svizzero a tre e quattro ruote per “invadere” le città

Non demordono Micro Mobility e Qooder, che non hanno neanche potuto tentare di essere profeti in patria nelle giornate cancellate del Salone Auto di Ginevra 2020

Sulle giornate della rassegna più importante dell’anno, la marca rosso-crociata Qooder puntava per lanciare durante il fuori salone di Ginevra il suo nuovo scooter a quattro ruote al 100% elettrico, del quale avrà in serbo una versione anche col tetto che farà fatica a non ricordare le BMW C1 che si sono viste con una certa frequenza in alcune grandi città italiane nel decennio precedente.

Il nuovo modello elettrico eQooder ha un’autonomia che supera i 150 km e garantisce una ricarica delle batterie con capacità di 10,8 kwh in meno di sei ore (se ci si collega ad una presa di corrente casalinga) e monta di serie la frenata rigenerativa per aumentare l’autonomia durante la marcia.

(credito foto: sito web Qooder)

La scheda tecnica dell’eQooder segnala il motore da 45 kW con coppia di 110 Nm. Il propulsore prescelto è un brushless “ZForce® 75-7R”a raffreddamento ad aria passivo, ad elevata efficienza, con magnete permanente interno resistente alle alte temperature e a flusso radiale, tecnologia di derivazione Zero Motorcycles. Il moto alla ruota è affidato a due cinghie rinforzate in carbonio, per reggere l’elevata potenza e coppia dell’eQooder, che pesa 297 chili.

Non sappiamo ancora i valori di accelerazione, ma il numero uno dell’azienda svizzera Paolo Gagliardo promette una accelerazione che non deluderà. L’ex-manager Abarth ha deciso che la produzione dell’eQooder avrà luogo poco oltre il confine: a Varese.

La nota ufficiale ha rivelato anche un listino ufficiale che sarà compreso tra €17.490 e €23.490, mentre le prime consegne sono previste per il prossimo mese di giugno.

Nella competizione, certo non ristretta solo ai due marchi elvetici, per un pubblico urbano sempre più appetito Qooder e Micro non potrebbero essere più diverse.

E dove Qooder sembra mirare a un cliente molto alpha male, l’altra azienda avrebbe voluto presentare anch’essa nei giorni migliori del Salone Auto di Ginevra un veicolo curioso ma certo non banale né eccentrico.

Si chiama Microletta e questo forse vi avrà improvvisamente ricordato il Microlino, quadriciclo da città svelato un paio di anni fa, ispirato all’Isetta. La Microletta sarà capace di raggiungere gli 80 km all’ora e dichiara una autonomia di 100 chilometri, supportata da due batterie, estraibili. Il prezzo? Costerà €4.900.

Un aspetto interessante dello schema costruttivo di questo tre ruote, che si domanda scherzosamente perché avere due sole ruote quando se ne possono avere tre, è che sia equipaggiato di una sospensione anteriore parente alla lontana di quello di cui è provvisto il Piaggio MP3. E da cui riprende anche il sistema di blocco del rollio che consente ai semafori di tenere in equilibrio le ruote anteriori affiancate permettendo di evitare di mettere piede a terra.

Come accennato il tre ruote non avrebbe dovuto essere il solo veicolo a beneficiare della rassegna del Lago Lemano annullata: anche il Microlino vero e proprio, il cui lancio risale ormai al gennaio 2018, era destinato a una bella rinfrescata all’immagine.

Per il Microlino 2.0 l’azienda svizzera diretta da Oliver Ouboter ha preparato una iniezione di potenza ed efficienza per il motore elettrico, anche se non sono ancora stati pubblicizzati i nuovi dati. Questo ed interni ancora più spaziosi, a cui si aggiunge una migliorara visibilità dovuta alla modifica del montante anteriore, miglioreranno la versione aggiornata.

Micro Mobility in effetti non ha avuto alcuna intenzione di modificare i due pilastri del Microlino: l’autonomia di 200 chilometri e il prezzo attorno ai €12.000. Buone notizie, per i molti che hanno piazzato pre-ordini per i primi modelli che usciranno nel 2021 uscendo dall’impianto torinese CECOMP.

Credito foto di apertura: sito web Micro Mobility Systems AG