AUTO

Sull’ultimo aggiornamento della Renault Megane spunta la presa, come promesso

Per Megane E-tech Plug-in nuove tecnologie digitali e motorizzazione in comune con la Captur, per ben figurare nella sfida tra le compatte che vogliono dare un taglio sostanziale alle emissioni

Non si può proprio dire che queste settimane non siano ricche di novità, per la casa della Losanga. Dapprima la presentazione al Salone Auto di Bruxelles delle Captur E-tech Plug-in e Clio E-tech, poi la conferma in occasione della presentazione dei risultati 2019 che Twingo finalmente avrà una opzione full electric.

Ed ecco che oggi nelle caselle di posta elettronica dei membri della stampa la marca transalpina distribuisce le prime immagini della Megane new-look. A quasi quattro anni dall’ultima commercializzazione Megane viene sottoposta a ritocchi estetici, che non toccano la sostanza di taglia e dimensioni (l’auto resta lunga 4,36 metri).

La mascherina è stata ritoccata, le prese d’aria laterali del muso allargate e in particolare la zona posteriore si caratterizza per fanaleria più affilata, con proiettori che integrano di serie la tecnologia LED Pure Vision. Non fanno certo male alla vista nuovi cerchi e colori di carrozzeria alternativi.


Gli interni Megane E-tech Plug-in non sono stati sottoposti a rivoluzioni, ma si notano subito i nuovi schermi da 9,3 pollici per l’infotainment, in cui sarà integrato il sistema multimedia Easy Link e la connettività a distanza (utile specie per le ricariche) e il 10,2 pollici per la strumentazione di bordo. Modernizzati anche i comandi della console centrale, in particolare quelli del clima. (Credito foto: Jeff Ludes/Prodigious via ufficio stampa Renault)

La dotazione di assistenza alla guida di Megane viene definita dalla casa transalpina di Livello SAE 2. Come quella proposta su Clio, Captur ed Espace fino alla velocità di 160 km/h il cruise control adattivo della Megane è in grado di regolare la velocità dell’auto e mantenere le distanze da chi precede mantenendo allo stesso tempo il veicolo correttamente in corsia.

La frenata di emergenza diventa più sicura grazie alla capacità di rilevare i pedoni a distanze più grandi, mentre anche la portata dei sensori che curano l’angolo morto è cresciuta. Non abbiamo trovato riferimenti ai sensori di rilevamento dei ciclisti, un contributo alla sicurezza altrettanto grande di quello dei pedoni. Invece, secondo l’allestimento scelto dal cliente è possibile avere anche il monitoraggio della stanchezza e sonno del guidatore.

La grande novità di sostanza del modello ri-stilizzato è peraltro la motorizzazione ibrida ricaricabile. Megane E-tech Plug-in è realizzata sulla piattaforma CFM-C come l’analoga Captur; non ci sarà invece versione ibrida convenzionale, disponibile sulla nuova Clio.

Al motore 1,6 litri da 91 cavalli saranno associati un motore elettrico da 53 kW ed uno di potenza più ridotta da 23 kW. Ad alimentare i due propulsori elettrici è una batteria con capacità di 9,8 kWh.

Renault indica per questa versione una autonomia con ciclo WLTP di 50 chilometri e 65 chilometri di autonomia urbana. La velocità massima raggiungibile per Megane E-tech Plug-in sarà di 135 km/h, mentre il guidatore potrà destreggiarsi tra tre modi di gestione della propulsione, uno più sportivo, uno a bassi consumi per la città e uno intermedio tra i due.

Per ora nel press kit l’azienda non ha indicato i valori di emissioni, ma sappiamo che la “cugina” Captur E-tech Plug-in coi suoi 160 cavalli di potenza totale si attesta su 32 grammi di CO2 per chilometro percorso, e Megane E-tech Plug-in non dovrebbe discostarsi molto da tali valori.

La nuova Renault Megane E-tech Plug-in, che sarà commercializzata nel corso dell’estate 2020, è lunga 4.359 mm, e larga 1.814 mm ha un passo di 2.669 mm ( Credito immagine : Renault Marketing 3D­Commerce via ufficio stampa Renault)

Credito foto di apertura: Jeff Ludes/Prodigious via ufficio stampa Renault