Tre progetti UPS per spingere l’innovazione nel trasporto merci
Accordi sui furgoni elettrici con Arrival, shuttle autonomi con Waymo, droni per consegne di medicinali a San Diego sono i più recenti progetti UPS per fare un salto di qualità nella logistica
Quando Jim Hackett ha preso il timone Ford, una delle prime scelte che ha fatto è stato orientare i costosi sforzi nella guida autonoma verso il settore delle merci. Allora, e sono passati appena tre anni, si era in piena “bolla” di fiducia sul futuro dei robo-taxi.
Se il trasporto persone sembrava il solo canale privilegiato per arrivare a ricavi e utili, da tempo non è più così. E adesso che le alternative cercate da Hackett (ed altri) non fossero poi così velleitarie sembra confermarlo lo stillicidio di notizie sulle applicazioni della guida autonoma nel settore merci e delle consegne.
UPS ieri ha confermato un progetto-pilota con Waymo, la sussidiaria di Alphabet che sta sviluppando il programma nato dalla Google-car. I minivan Chrysler Pacifica saranno impiegati per consegnare pacchi e merci nell’area urbana di Phoenix e a Tempe.
In Arizona come noto sono già operativi i veicoli ibridi di Waymo per un servizio di taxi, sebbene la quasi totalità sia in strada con un supervisore al posto di guida (dire al volante sarebbe platonico in questo caso).
Waymo ha un accordo simile nella stessa area siglato col colosso delle concessionarie multi-marca AutoNation, per consegnare ricambi tra una sede e l’altra.
Nella stesso stato nordamericano UPS ha da qualche tempo iniziato un altro progetto. Dal maggio 2019 veicoli commerciali si muovono tra le città di Phoenix e Tucson, dotati di sistemi di guida autostradale ad elevata automazione progettati e sviluppati da TuSimple, una startup in cui UPS ha investito.
UPS peraltro ieri non si è limitata a confermare la fiducia alle future possibilità delle consegne ad automazione avanzata. Ha infatti reso ufficale l’ordine di 10.000 furgoni elettrici all’azienda britannica Arrival, che li dovrà consegnare nei prossimi quattro anni.
Per Arrival si tratta del secondo annuncio di innegabile positività in circa un mese. A dicembre il gruppo coreano Hyundai aveva reso ufficiale un investimento di circa $110 milioni nel capitale aziendale.
Sebbene non si tratti del contratto record per veicoli commerciali elettrici, primato che appartiene a Rivian grazie ad un accordo che è stato siglato con Amazon, quello annunciato ieri è lo sbocco di poco appariscenti progetti-pilota che UPS ha condotto su mezzi costruiti da Arrival a partire dall’ormai distante 2016.
UPS non contenta della mobilità elettrica ed autonoma ieri ha anche confermato l’avvio di test di consegne via drone a San Diego, in California. Il progetto coinvolgerà la rete di ospedali della locale università e la società CVS Pharmacy per consegnare medicine mediante droni messi a punto dalla società Matternet.