MOBILITA

Espansione di WeShare in Europa: car sharing in sette nuove città nel corso del 2020

Una flotta tutta elettrica per Amburgo, Budapest, Madrid, Monaco, Parigi, Praga e Milano: nella città lombarda in servizio e-Up! ed e-Golf e a fine anno arriveranno anche le hatchback ID.3

WeShare, il servizio di car sharing a flusso libero lanciato dalle marche Volkswagen e Škoda, quest’anno sarà introdotto in altre sette città distribuite fra Germania e altri paesi europei: Praga e Amburgo in primavera, seguite da Parigi, Madrid, Budapest, Monaco e Milano nel corso dell’anno.

In ciascuna di queste metropoli WeShare metterà a disposizione una flotta al 100% elettrica per un totale di 8.400 veicoli. Mentre nelle città di area danubiana WeShare collaborerà con la marca ceca, nelle altre di Germania, Francia, Spagna e Italia l’offerta di veicoli includerà e-Golf ed e-up!. L’attuale generazione di modelli sarà affiancata dalla fine del 2020 anche dalla attesa ID.3.

Il gruppo tiene così fede ad una promessa che risale all’estate 2018 (quando WeShare era ancora WE): abbondare nelle quote di auto a zero emissioni. A Berlino, dove il servizio è stato lanciato nel giugno dello scorso anno, al momento sono registrati circa 50.000 utenti. Quasi tre quarti di loro sono clienti attivi, ovvero hanno utilizzato WeShare almeno una volta.

“Se confrontato con l’intero settore è un dato molto alto, e dimostra che WeShare è sicuramente rilevante per la mobilità urbana delle persone” ha commentato nella nota stampa l’amministratore delegato Philipp Reth.

Negli ultimi sei mesi la flotta di Berlino ha percorso oltre tre milioni di chilometri, che corrispondono a una media tra i quattro e i cinque viaggi per vettura al giorno.

Una delle principali sfide affrontate dalle società che operano nella mobilità condivisa con quote crescenti di modelli elettrici, come fanno da tempo anche i rivali diretti di Share Now, è senza dubbio la ricarica.

Per compensare l’insufficiente disponibilità dell’infrastruttura pubblica, il gruppo di Wolfsburg e WeShare hanno quindi avviato una cooperazione col gruppo del retail Schwarz, che attualmente sta installando 140 stazioni di ricarica pubblica in 60 supermercati Lidl e 10 Kaufland a Berlino.

In quanto partner, WeShare può utilizzare le stazioni di ricarica per la propria flotta su base esclusiva fuori dall’orario di apertura dei punti vendita. Le colonnine saranno invece disponibili per tutti i clienti negli orari di attività.

Oltre al Gruppo Schwarz, WeShare pianifica di creare ulteriori partnership con l’intenzione di espandere l’infrastruttura disponibile. La nota non lo precisa, ma questo lascia pensare che operazioni analoghe siano ripetibili con partner locali nelle varie sedi.

Un aspetto interessante ma non sorprendente dell’espansione di WeShare in Europa è che la città italiana prescelta sia Milano. Il capoluogo lombardo si conferma leader delle opportunità per la mobilità condivisa, ma l’interesse per questo mercato così dinamico ed appetibile fa anche riflettere sul fattore-attrazione.

I principali gruppi della mobilità a quattro e a due ruote sono richiamati verso un numero sempre più ristretto di metropoli. Anche a costo di affrontare una concorrenza spietata, come avevamo segnalato poche settimane fa.

L’ingresso di WeShare in Italia peraltro è una fresca apertura di fiducia verso uno dei rami difficili della mobilità condivisa. Il car sharing nelle ultime settimane ha dato segnali delle prime retromarce e dei primi ridimensionamenti, anche in Italia (dove vive chi scrive ad esempio, Firenze, stiamo per dire addio alle Smart, non elettriche peraltro, ex-Car2Go).


Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG