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La Golf 8 arriva a cinque versioni ibride, ma ora senza una versione elettrica al 100%

Al top delle versioni ibride ci sarà la GTE con potenza da 180 kW, e tutte avranno in comune con le sorelle convenzionali e con le elettriche ID.3 nuova connettività Car-2-X

Con l’hatchback elettrico ID.3 già designato come erede del Maggiolino e della Golf per l’importanza nella storia del marchio Volkswagen, presentare l’ottava iterazione comportava l’esigenza di afferrare un punto di riferimento.

Quel punto di riferimento, pur in una marca ormai votata alla transizione al mondo delle zero o basse emissioni, appare essere il motore convenzionale. Tutte le nuove Golf ne avranno uno perché la e-Golf tutta elettrica ha lasciato spazio alla prima auto sulla piattaforma modulare MEB.

Ma la Golf 8 avrà in gamma due ibride plug-in ribattezzate eHybrid e tre mild hybrid con impianto a 48-volt. La batteria delle ricaricabili avrà capacità da 13 kWh (comune anche alla Passat ed al prossimo SEAT Tarraco ed altri modelli “cugini”) in grado di assicurare un’autonomia di circa 60 chilometri, abbinata ad un motore 1,4 litri TSI a iniezione diretta. Il motore elettrico sarà collocato tra il quattro cilindri ed il cambio DSG, sarà in due versioni da 150 e 180 kilowatt , ovvero 204 e 245 cavalli, e solo il più potente si fregerà della dizione GTE.

I due eHybrid vengono considerati importanti per mercati in cui le normative fiscali, come in Germania e Svezia, per le auto aziendali richiedono ormai bassi valori di emissioni nel ciclo WLTP. In altri termini saranno un possibile successo per il mercato ma anche per contribuire ad abbassare i valori medi di emissioni della flotta complessiva del marchio di Wolfsburg, aggiungendo tranquillità all’approccio a quel 2020 in cui si cominceranno a pagare le penalità nel caso di mancato rispetto degli obiettivi sulle emissioni di CO2.

I tre esemplari con dispositivi mild hybrid saranno identificabili dalle sigle eTSI. Potranno essere ordinate con potenze di 81, 96 e 110 kW (110, 130 e 150 espressi in cavalli). La prima delle tre versioni con sistema 48 volt nella Golf 8 farà compagnia al motore tre cilindri da un litro. Le altre due saranno abbinate al motore quattro cilindri da un litro e mezzo e tutte e tre avranno come trasmissione il gruppo DSG a sette rapporti.

La batteria per il recupero di energia durante il “veleggio” è da 1 kWh. Sarebbe interessante, anche in funzione dei limiti sulle emissioni di CO2 che stanno entrando in vigore e che saranno un tema dominante per i gruppi auto nei prossimi anni, in particolare nel 2020, sapere i valori precisi di recupero di efficienza ottenuti dalle Golf 8 con sistemi mild hybrid. Per ancora un po’ di tempo dovremo tenerci la curiosità perché l’omologazione è in corso. L’attesa è per una diminuzione del 10% per le eTSI e 17% per le ibride ricaricabili.

Non sembra che le versioni con mini-batterie avranno segni riconoscibili a prima vista, a parte le targhette eTSI, mentre le ibride plug-in lo saranno comunque grazie alle loro prese. Un tratto distintivo della precedente Golf GTE basata sulla settima generazione era la presa installata sulla mascherina, dietro al logo.

Una collocazione che incontrava un certo apprezzamento, non fosse per altro che era a distanza equivalente per le colonnine poste su un lato oppure l’altro del veicolo. Le ibride dell’ottava generazione Golf invece ha la presa installata sotto un coperchio posto alla fine del parafango sinistro, in pratica dalla parte opposta rispetto a dove si trova il tappo del serbatoio di carburante.

Ancora più radicale rispetto al cambio di posizione della presa l’espandersi della presenza digitale sulla Golf 8. In pratica sarà un’auto sempre online, e non solo per il cruscotto dominato dallo stile digitale. Le nuove vetture di Wolfsburg avranno connettività permanente WLANp / ITS G5 che supportano le funzionalità Car-2-X.

In pratica dialogheranno con infrastruttura e fra veicoli abilitati per segnalare a distanza problemi o ostacoli e rendere più semplice e sicura l’esperienza di guida. Volkswagen promette che i sistemi saranno aggiornabili via etere, il che conferma che è vicina anche l’approvazione della normativa europea su questo settore, finora non normato. Per Golf 8 sarà sufficiente che lo sia nel 2020, quando arriverà nelle concessionarie, ma con ordini aperti entro fine anno.

La Golf 8 arriva a cinque versioni ibride ma senza una versione elettrica al 100%
Negli interni della Golf 8 caratterizzati da un cruscotto sempre più digitalizzato, spicca anche la piccola leva del cambio priva di leveraggi fisici shift by wire che contribuisce a rendere la zona della console centrale più compatta e ordinata (credito foto: ufficio stampa marca Volkswagen/VW Group Italia)

Credito foto di apertura: ufficio stampa marca Volkswagen/VW Group Italia