Ai Giochi di Tokyo in azione anche i robo-taxi del Toyota Research Institute
Il centro ricerche avanzato diretto dal professor Gill Pratt dimostrerà nel trafficato distretto di Odaiba quello che sono in grado di fare su strade pubbliche i sistemi Toyota Chaffeur e Guardian
La prossima estate durante il periodo che precederà e comprenderà i Giochi Olimpici gli shuttle elettrici e-Palette (anche con batterie solid state) non saranno i soli veicoli autonomi Toyota a percorrere le strade di Tokyo. Oggi il gruppo nipponico ha rivelato che il TRI (Toyota Research Institute) schiererà nella capitale dell’arcipelago del Pacifico i propri veicoli Lexus modificati governati dalla piattaforma di guida autonoma avanzata P4 sviluppata nelle sedi americane.
Saranno in campo da luglio a settembre 2020 e queste Lexus, presentate a inizio anno al CES di Las Vegas, daranno prova dello stato dell’arte della guida autonoma avanzata di Livello SAE 4, un vertice a cui il centro ricerche americano ha portato il sistema che ama chiamare Chauffeur.
Si tratta di un autista virtuale che, insieme al sistema parallelo Guardian incaricato della sicurezza, sarà in grado di dare agli spettatori e agli ospiti dei Giochi di Tokyo un assaggio di quello che potrà assicurare in comfort e in sicurezza una autentica “mobility as a service” verso la fine della prossima decade.
L’attività delle Lexus P4 avrà per teatro il distretto di Odaiba, un’area urbana spesso trafficata e congestionata che si affaccia sul mare. L’assortimento di pedoni, traffico e infrastruttura stradale e il contorno di edifici multi-piani presenteranno ulteriori sfide alle Lexus ibride modificate su cui sono montati sensori e computer del TRI.
I sistemi stati sviluppate a fondo finora in California nella zona della sede di Los Altos ed in altre aree degli Stati Uniti, come nel Michigan ad Ann Arbor e sul terreno di prova di Ottawa Lake, dove oltre a fare chilometri in quantità il TRI ha anche iniziato a simulare le caratteristiche più impegnative dello scenario di Odaiba.
Nella vera Odaiba il pubblico potrà partecipare dopo che sarà effettuata una selezione tra chi si sarà iscritto. Come prevede la normativa giapponese su ogni vettura del TRI sarà presente un supervisore in carne ed ossa in grado di intervenire nelle emergenze.
Saranno casi eccezionali, visto che la classificazione di Livello SAE al quarto “gradino” prevede che al guidatore sia chiesto di intervenire solo fuori dalle aree previste con delimitazione geo-fenced ovvero se si dovesse uscire da territorio mappato tridimensionalmente fino al centimetro, oppure in caso di condizioni meteo particolari.
Quale potrebbe essere, ad esempio, un tifone come quelli che hanno colpito di recente il Giappone, che impedisca ai sensori di lavorare correttamente e quindi fornire ai computer i dati necessari per gestire un percorso in piena sicurezza.