DATI

Top3: Cina – auto elettriche più vendute – settembre 2019

1. BAIC EU-Series (8.710); 2. Baojun E-Series (4.315); 3. GAC Aion S (4.006)

Il mese di settembre non ha fornito alcun sollievo alle difficoltà del mercato cinese dell’auto, da qualche settimana estese anche ai veicoli elettrificati. La più venduta auto elettrica è stata la EU-Series immatricolata da BAIC/BJEV in 8.710 esemplari, davanti alla piccola Bajoun E-Series (4.315) e alla auto-proclamata rivale della Tesla Model 3: la Aion S prodotta da GAC (4.006). Se si coglie l’occasione della fine del trimestre si può anche scoprire quale modello ha fatto meglio finora: sempre la EU-Series consegnata in 74.303 unità (con una variazione percentuale anno su anno del 484%), davanti a due modelli di BYD, la Yuan (consegnata in 54.646 con una crescita del 266%) e la più matura e5 (consegnata in 32.035 pezzi ma cresciuta rispetto al 2018 solo del 20%). A settembre la prima marca è rimasta BYD davanti a BAIC e Geely. Ma proprio il gruppo industriale di Shenzhen è uno degli osservati speciali del periodo, perché per il terzo mese consecutivo le sue vendite di auto elettriche sono calate, con un totale il mese scorso di 13.681 che implica – 50,9% rispetto al 2018. Nei primi nove mesi del 2019 BYD ha venduto 192.620 auto elettrificate, di cui 123.658 elettriche pure. Si tratta di una crescita su base annua del 34% grazie ai primi mesi molto più vivaci, ma a questo punto si può già ritenere che l’obiettivo di vendite 2019 di 400.000 vetture sarà ampiamente mancato. Non hanno molto da festeggiare neanche i rivali diretti: BAIC ha venduto nei primi nove mesi 98.382. Si tratta di una crescita superiore al 20%, ma i manager di Pechino si erano prefissi un target di vendite 2019 di 220.000 e anche loro andranno quasi certamente a vuoto. La sola a poter forse vantare il successo negli obiettivi potrebbe essere il gruppo Geely, che solo recentemente ha iniziato a premere sull’acceleratore nel settore delle elettrificate: nei primi tre trimestri ha venduto 78.738 NEV (new energy vehicles) con un miglioramento dell’83%, avvicinandosi all’obiettivo di superare le 100.000 immatricolazioni nel 2019.

Tra le poche buone notizie del mese di settembre il primato della BMW Brilliance Serie 5 tra le ibride ricaricabili, mentre anche la problematica NIO ha potuto prendere fiato grazie a 2.190 SUV ES 6 venduti, ottavo modello della graduatoria cinese. NIO in totale ha venduto 2.796 SUV se si includono anche i sette posti ES 8. Con questi sprazzi di luce in un panorama tempestoso, peraltro l’associazione delle case auto CPCA ha deciso di rivedere al ribasso le previsioni di vendita del 2019 per le auto elettrificate. Secondo gli analisti del settore le vendite di NEV a fine 2019 ripeteranno il risultato dell’anno precedente: 1.260.000 unità. Il centro studi non si è solo soffermato sull’ovvio contributo al calo delle vendite dei tagli agli incentivi, sottolineando anche il ruolo della crisi economica nelle città di medie e piccole dimensioni, dove la discesa delle vendite è stata più accentuata che nelle grandi metropoli, e la crisi di vendite collegata alla stasi nel settore del ride hailing, che col fenomeno dei taxi privati aveva spinto molti privati a dotarsi di modelli adeguati a svolgere questo servizio. Il prosciugarsi di questo canale, in atto da diversi mesi, ha spinto i gruppi auto a rimedi quali la nuova joint-venture lanciata da tre marchi tradizionali dell’industria locale come FAW, Dongfeng e Changan. Nelle scorse settimane si sono messe in movimento le prime flotte del servizio T3 sostenuto da quelle case auto nell’area urbana di Chongqinq (la più popolata città del globo), a Nanchino e Wuhan. Per ora si tratta di 1.000 auto in ciascun mercato, ma entro fine anno la flotta salirà a 20.000 unità e entro il 2021 i tre gruppi vogliono 300.000 auto legate al servizio sulle strade cinesi, in stragrande maggioranza veicoli elettrificati.


FONTE DATI: CPCA