TRASPORTI

Più autobus elettrici che auto elettriche? Nel 2030 prevista una quota globale del 33%

Secondo le previsioni di Navigant Research le flotte di autobus elettrici al 33% del totale nel 2030. E in Scandinavia si dà il buon esempio con 467 immatricolati nel 2019 dai 58 dell’anno scorso

Con la principale rassegna europea ormai vicina (Bruxelles ospiterà Busworld dal 18 ottobre), non è sorprendente che si accumulino le novità che riguardano gli autobus. Dal gruppo Daimler a Traton, dai colossi alle marche meno note non c’è quasi casa che non cerchi spazio per le proprie novità.

E hanno buon motivo di sgomitare per dare visibilità ai nuovi modelli full electric o magari perfino fuel cell, se è corretto che, secondo un recente report pubblicato dalla società di consulenza Navigant Research, nel mondo alla fine della prossima decade gli autobus elettrici saranno il 33% delle flotte.

Come è immaginabile la Cina continuerà ad essere il primo mercato di questi veicoli, ma dall’attuale 99% la quota globale sul totale scenderà al 74%, mentre Nord America ed Europa messi insieme conteranno per il 14%.

Lo studio Navigant ha analizzato il mercato globale dei vari tipi di tecnologia elettrificata destinata agli autobus, ibrida ed elettrica pura, suddividendoli per tipo di autobus e per aree. Nella sezione di questo report indirizzato a un pubblico professionale, non manca anche una sezione sulle postazioni di ricarica.

Il responsabile del settore della società di consulenza William Drier nella nota ha dichiarato: “le flotte possono trarre vantaggio dal crescente supporto dei governi per aiutarle a valicare l’ostacolo degli elevati costi di acquisto iniziali associati agli autobus elettrici. Flotte di trasporto urbano, da turismo, shuttle e scolastiche che usano autobus elettrici possono raggiungere i loro obiettivi sulle emissioni e la qualità dell’aria, mentre migliorano i loro bilanci. Queste condizioni di mercato possono consentire agli autobus elettrici di aprire la strada delle’elettrificazione di altri segmenti dei veicoli commerciali”.

Per raggiungere una quota di autobus elettrici al 33% del totale nel 2030, è ragionevole pensare che qualcuno debba cominciare a fare da apripista fin da ora e, oltre alla solita Cina, in Europa a prendere questo ruolo sembra destinata ad essere, come nei veicoli passeggeri, l’area più a nord.

In Scandinavia e in Finlandia quest’anno il numero di autobus a zero emissioni entrati in servizio è stato di 467 (prevalentemente costruiti da Volvo, VDL e BYD) secondo i dati riportati da Joachim Danchell, consigliere della società di trasporto pubblico scandinava Movia: un bel balzo dai 56 del 2018.

La Svezia con 245 nuove immatricolazioni è stata la nazione che più ha dato il buon esempio, sottraendo in questo settore alla Norvegia quel primato che invece detiene nelle auto elettriche pure.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Daimler AG