INFRASTRUTTURA

Tre anni di test in Svezia, a Lund, per la strada che ricarica i veicoli in marcia

Un consorzio metterà in pratica il concetto della startup Elonroad, mettendolo alla prova su un filobus modificato Solaris Trollino ed investendo per tre anni di sviluppo €9 milioni

Il consorzio svedese ELVÄG SYD ha dato il semaforo verde alla partenza del progetto pilota “EVolution Road’ basato sul concetto di strada elettrificata portato avanti dalla startup Elonroad AB, in collaborazione con l’università di Lund ed istituzioni locali e nazionali del paese scandinavo.

L’idea dei fondatori Dan Zethraeus e Mats Alaküla e che ha suscitato l’interesse di tanti partner è di fare a meno delle colonnine e usare la strada per ricaricare: durante il parcheggio e durante la marcia. Un Solaris Trollino è stato modificato nella parte inferiore per adattarsi al tratto di strada sperimentale nella città di Lund.

Al bus polacco sono state applicate speciali spazzole nel sotto-scocca, con un concetto che non differisce molto dalle popolari (sia chiaro: popolari per i ragazzi del secolo scorso…) auto giocattolo Polistil o Scalextric.

Un chilometro di strada sarà provvisto di un binario formato da corti segmenti ciascuno largo 30 centimetri ed alto 5 in grado di far passare la corrente. Il binario utilizzato sarà predisposto per smaltire anche pioggia e neve, tutt’altro che insoliti nel sud della Svezia in inverno.

Le prove con il filobus Trollino adattato da Solaris verranno condotte per tre anni, e la presenza di un mezzo di questo genere è un riferimento particolarmente utile perché il concetto di strada che ricarica (fino a 240 kW secondo Elonroad) diventa particolarmente efficiente se si propone con veicoli che eseguono percorsi prevedibili e ripetuti.

Non solo perché l’EVolution Road sarà in grado di identificare i veicoli elettrici attrezzati per raccogliere la carica dal binario facendo scattare il passaggio di energia solo nel segmento sotto al veicolo, interrompendone l’erogazione negli altri segmenti.

La carica effettuata in tratti di diffuse percorrenze, per certi veicoli come gli autobus o mezzi commerciali consentirebbe di montare a bordo pacchi batterie di dimensioni ridotte, non dovendo soddisfare le necessità di elevate autonomie di guida. La massa di camion o bus sarebbe quindi ridimensionata con un netto guadagno di efficienza.

In un altro progetto-pilota di strada elettrificata messo in pratica a Tel Aviv, anche in quel caso a ricevere la carica era un autobus urbano. Ma la soluzione proposta era la ricarica wireless, con tecnologia DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), basata su una rete di cavi di rame annegati nell’asfalto ed alimentati da inverter intelligenti ai lati delle strade.

L’idea proposta in Israele della ricarica wireless richiede però un maggiore dispendio di risorse e anche una maggiore precisione nelle percorrenze, dato che tra binari e piastra dell’autobus in movimento la distanza doveva restare costante a circa 25 centimetri per consentire alla corrente di entrare nell’impianto per alimentare il motore elettrico.

Il progetto svedese di Lund prevede di iniziare a sperimentare la tecnologia nel primo trimestre 2020 ed appare meno costoso dell’alternativa wireless, con un costo preventivo preliminare di €600.000 per chilometro costruito. Il consorzio impegnato a sviluppare il concetto di Elonroad ha allocato un investimento di €9 milioni per i tre anni di sviluppo.


Credito immagine di apertura:  sito web Elonroad AB