L’Aiways U5 certificato al TüV: vuole essere il primo SUV elettrico cinese sul mercato europeo
Dopo il viaggio da record sulle orme della Via della Seta dalla Cina a Francoforte il SUV elettrico della startup di Shanghai passa un altro esame e punta a battere in velocità i modelli Wey e Byton
La marca cinese Aiways era tra le molte di un lungo elenco di assenti dagli stand del Salone Auto, che quest’anno sarà aperto fino al 22 settembre. Eppure la casa di Shanghai era presente a Francoforte, perché ha usato la città renana come traguardo di un impegnativo percorso durato ben 53 giorni e 15.000 chilometri.
Dopo aver attraversato dodici paesi: Cina, Kazakhstan, Russia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania, Olanda, Belgio, Francia e Svizzera il 7 settembre la mini-spedizione fatta di due esemplari è arrivata a Francoforte e il nuovo SUV elettrico U5 è stato protagonista di un evento “fuori-Salone”.
Il presidente di Aiways Samuel Fu ha confermato che sarà in vendita in Europa nel 2020. Questa startup dell’auto elettrica nata tre anni fa col supporto di vari finanziatori tra i quali spicca il colosso di internet Tencent, avrebbe in mente di battere sul tempo altre case che non hanno fatto mistero di voler proporre in Europa i propri SUV elettrici: anzitutto Byton e Wey, quest’ultima marca a zero emissioni del gruppo Great Wall, già presente anche in Italia.
Per riuscire a diventare il primo SUV elettrico cinese sul mercato europeo al percorso da Xi’an (la città da cui partiva l’antica via della seta) a Francoforte l’azienda doveva far seguire in fretta un passo molto meno spettacolare e molto più burocratico.
Peraltro l’approvazione della conformità alla normativa europea, certificata ieri dal TÜV Rheinland come ha riportato la stampa cinese, è altrettanto fondamentale della pubblicità derivante dal viaggio finito nel Guinness dei record come viaggio più lungo di un veicolo elettrico.
Aiways, fondata da Gu Feng, un tempo numero uno della finanza del gruppo SAIC Motors (uno dei principali partner tedeschi per la produzione nazionale) ha in programma di produrre inizialmente 150.000 pezzi l’anno per raddoppiare in seguito la produzione.
Non meraviglia che voglia debuttare in Europa bruciando sul tempo la concorrenza cinese: nel centro dell’Europa, in Germania, ha già stretto collaborazioni, anzitutto con Roland Gumpert (per qualche lustro top manager del gruppo Volkswagen in Cina) e la joint-venture ha prodotto la sportiva Nathalie, che sarà commercializzata anche in versione fuel cell.
Il SUV elettrico U5 punterà molto sul prezzo, che si annuncia molto contenuto: la scorsa primavera al Salone di Ginevra è stato inizialmente ventilato essere attorno ai €30.000. La batteria con capacità da 65 kWh sul pianale modulare MAS può essere facilmente integrata da moduli aggiuntivi in opzione per 20 kWh di capacità supplementare che porteranno l’autonomia a 623 chilometri dai 503 di base.
Attenzione: queste cifre sono ancora indicate basandosi sul vecchio standard NEDC e non sul più recente WLTP, ma valori reali attorno ai 400 chilometri sarebbero da considerare con interesse, specie se il cartellino del prezzo sarà davvero competitivo.