Non delude la prima mondiale della Honda E, via giapponese alla citycar elettrica
La casa giapponese con prezzi che partono da €35.500 e €38.500 per le due versioni dell’ammirata cittadina sembra già in grado di aprire uno spazio premium nel segmento A elettrico
Questa volta di fronte alla prima mondiale della Honda E dobbiamo proprio ripeterci, ed è necessario per precisare i contorni di una sensazione che avevamo avuto subito, scoprendo le forme dell’Urban EV Concept proprio nella precedente edizione del Salone Auto di Francoforte.
Il “gioiellino” della casa di Hamamatsu non solo riporta in auge una autentica giapponesità dello stile ma si conferma, insieme alla sicura rivale Mini Cooper SE, come un modello in grado di dividere immediatamente in due il segmento delle citycar elettriche, creando di fatto un solco in cui a scavare sono prezzi ed emozioni.
Quest’ultimo aspetto sarà tutt’altro che un dettaglio, visto che i prezzi annunciati dall’importatore italiano partiranno da €35.500 per la versione da 136 CV (100 kW) per salire a €38.500 per l’allestimento Advance, che prevede dotazioni supplementari ad accompagnare un motore da 154 CV (113 kW).
Questo livello di prezzi attirerà, disponibilità di consegne in Italia ed Europa permettendo, chi cercherà non solo linee originali ma anche una trazione posteriore tutta da guidare insieme a motori elettrici brillanti.
Insomma sì, un prodotto di piccole dimensioni come si conviene a una citycar, ma un prodotto premium, molto distante dalla imminente infornata di piccole elettriche che punteranno su prezzi stracciati.
Come si appresta a fare il nuovo trio del gruppo Volkswagen formato da e-Up, Citigo E IV e Mii Electric o attendendo qualche mese in più le attese Renault Twingo elettrica o la versione con marchio Dacia della Renault K-ZE già sviluppata per l’Asia.
Pur con batterie di capacità quasi identica rispetto a quelle delle piccole rivali, i motori più brillanti della nuova giapponese costeranno qualcosa in più non solo al portafoglio ma all’autonomia: 220 i chilometri percorribili contro i 260 (secondo standard WLTP) delle spartane mitteleuropee, la più economica delle quali partirà, in Germania, da €20.950.
Ed allora sarà determinante l’aspetto emozionale, che proprio nelle auto malgrado il cartellino del prezzo elevato continua ad essere un fattore rilevante. Gli accenti rétro pertanto andranno ad accendere qualche istinto a siglare il contratto, che dovrà peraltro attendere la concretizzazione fino all’estate 2020, e principali colpevoli saranno “esche” come i fari tondi o lo slot per la ricarica che sembra progettato da un designer Brionvega degli Anni ’60 piuttosto che da un giapponese del 21° secolo.
Alla simpatica silhouette a cinque porte perciò probabilmente l’amatore (o amatrice: il pubblico femminile per le citycar è consistente) “perdonerà” gli specchietti digitali, peraltro integrati con grande equilibrio nella fiancata, così come i touch screen, che certo non sono un tratto distintivo del design dell’era-Mejii ma si affacciano con tipica educazione e compostezza giapponese in un abitacolo serio quanto vivibile e che non ha paura di un buon vecchio bottone.
In quell’abitacolo il cliente avrà di che divertirsi con questa trazione posteriore che nella versione più spinta con 154 cavalli sarà supportata da una coppia di 315 Nm che è garanzia di agilità e brillantezza, anche considerato che con la batteria di dimensioni contenute il peso non va oltre i 1.524 chili, malgrado l’impianto di raffreddamento a liquido.
Non sono magari pochi per una citycar, ma la prima mondiale della Honda E evidenzia che lo sono per un’auto elettrica dell’attuale generazione. L’accelerazione 0-100 km/h è prevista in meno di 8″, mentre la velocità massima raggiungibile sarà di 145 km/h.