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Un concept elettrico (e le sue 229 stelline) illuminano il Salone di Francoforte

A Francoforte Mercedes-Benz mette in mostra un futuro elettrizzante per la prossima generazione Classe S, se il concept Vision EQS anticipa la cifra e il carattere che avrà la gamma di fascia alta

La stella a tre punte ha inventato l’auto e con il motore a scoppio è andata d’amore e d’accordo per 130 anni; ma il suo stand al Salone Auto di Francoforte sembra testimoniare che tutte le cose passano. E vengono sostituite o integrate. Dal motore elettrico, ad esempio.

Nelle undici vetture che sono in scena all’IAA 2019 dalle piccole Smart ai grandi SUV Mercedes-Benz nessuno è privo di un motore, tanti o pochi siano i kW che è in grado di sprigionare. E al nuovo amministratore delegato Daimler Ola Källenius sta benissimo così, visto che entro fine anno avrà venti veicoli passeggeri da proporre al pubblico elettrificati a qualche livello, dal minimo al completo.

Ma nessuno dei veicoli presenti più del nuovo concept Vision EQS è in grado di impersonare la fiducia che Stoccarda ha nel futuro elettrico. E questo malgrado le difficoltà della transizione, che nel 2020 e 2021 vedranno ancora Mercedes-Benz sul filo del rasoio nel mettersi in riga con le norme sulle emissioni della propria flotta, la necessità di scendere da valori di 134 grammi di CO2 a chilometro a 105 grammi.

Un cimento sul cui esito peraltro recentemente sia l’associazione ambientalista europea T&E sia la società di consulenza tedesca Agora Verkehr hanno espresso ottimismo, perfino più di quanto non lasciasse ancora trapelare oggi lo stesso top manager svedese che guida il gruppo.

Vision EQS è anzitutto un concept a propulsione elettrica; prende ispirazione da precedenti prototipi di successo come la Mercedes EQ Silver Arrows e l’F015. E nella sua forma attuale si fatica a sostenere che al 90% andrà in produzione.

Ma è anche una realizzazione che dovrebbe far sperare alla clientela di fascia alta abituata alla Classe S che la cifra di queste linee e questo temperamento si trasferiscano un giorno non lontano in alluminio, compositi ed altro acquistabili in una concessionaria.

E non tanto per la lista delle specifiche tecniche, che peraltro nella Vision EQS sono tutt’altro che poco appariscenti: due motori di prossima generazione e trazione sulle quattro ruote, per cominciare. A colpire scorrendo la lista dei dettagli non è solo l’autonomia di 700 chilometri da spremere da una batteria con la capacità di circa 100 kWh.

O la potenza di 470 cavalli sotto il cofano, in grado di affrontare un 0-100 km/h in 4,5 secondi. Dopotutto, Charles Leclerc permettendo, se Mercedes-Benz vuole dimostrare qualcosa in tema di sportività da sempre lo fa andando a dominare la Formula 1, non spronando i suoi clienti a misurarsi ai semafori.

Il concetto interessante che regge Vision EQS è quello dell’eleganza sostenibile, più che quello della sportività. Una stella a tre punte sul muso accompagnata da 229 stelle che trapuntano il portellone posteriore del concept che possono brillare in modo spontaneo, senza strafare, senza eccessi.

Servendosi per colpire lo sguardo attento delle proporzioni allungate: in questo facilitata dal passo lungo e dagli sbalzi brevi tipici dei pianali che integrano le celle della batteria, quasi fatti apposta per l’approccio one bow, un tratto scultoreo prolungato fino al punto di giusta armonia.

Gli esterni sono sottolineati da un listello perimetrale (lightbelt) che interviene per separare i colori all’altezza della spalla, per inseguire un equilibrio delicato ma incisivo tra vetro e metallo, in un dialogo che ininterrottamente gioca dalla maschera anteriore EQ nella quale sono integrati nuovi fari con quattro moduli a lenti olografiche ciascuno fino alla coda.

Vision EQS sarebbe, se diventasse realtà, soprattutto un concentrato di tecnologia da far arrivare in strada per apprezzare la guida. E in effetti Mercedes-Benz la immagina come supportata da sistemi avanzati di guida integrativi del controllo da parte del cliente, di Livello SAE 3.

Gli interni, come era avvenuto nel caso della opulenta Vision Maybach 6, traggono ispirazione dal mondo degli yacht di lusso. Ma il concept Vision EQS ha dalla sua un rigore razionalista che nella “corazzata da asfalto” vista, non a caso, a Pebble Beach era invece assente.

La plancia portastrumenti così si fonde (o affonda?) nelle linee da scultura orizzontale che si parano davanti alla vista di chi sta sui sedile, in un trionfo di materiali sostenibili e frutto di economia circolare che appunto come su una tolda circondano guidatore e passeggero. Entrambi, visto il panorama e la rotte, certamente ben disposti a salpare.

Un concept elettrico (e le sue 229 minuscole stelline) illuminano il Salone di Francoforte
Stelline a tre punte collocate nella parte posteriore del concept Mercedes-Benz Vision EQS sottolineano qui la “lightbelt“, la cintura di luce che percorre tutti lati del veicolo (credito foto: ufficio stampa Daimler AG).

Credito foto di apertura: ufficio stampa Daimler AG