MOBILITA

Adesso l’erede cinese del Segway è semi-autonomo e torna alla colonnina da solo

Ninebot ha presentato un nuovo modello di scooter elettrico in commercio dal 2020: costerà di più di quelli visibili ora anche in Italia, ma le ditte della micromobilità risparmieranno mano d’opera

Il gruppo cinese Ninebot, noto come capogruppo dell’americana Segway, ma a sua volta attivo nei settori della robotica e della micromobilità, ha appena presentato uno scooter elettrico in grado di recarsi autonomamente alle colonnine per la ricarica della batteria.

La tecnologia, applicata ad un veicolo a tre ruote che ne assicura la stabilità anche nella marcia priva di conducente, appare avere il potenziale per dare un ulteriore impulso al settore della micromobilità, attualmente oggetto di un boom globale.

Boom che in Italia invece è piuttosto una marcia start-and-stop: tra città come Rimini dove il lancio sembra essere stato fluido, e casi come quello di Milano dove il troppo successo ha appena costretto le istituzioni ad un temporaneo fermo per mettere ordine tra regole non sempre rispettate e pubblico ed operatori (già sette) che si stanno gettano a pesce sul settore.

La tecnologia di Ninebot secondo il gruppo cinese ha potenziali vantaggi per attirare i gruppi della mobilità che si sono già avvicinati al settore, e durante la presentazione si è fatto cenno ad interesse delle chiacchierate aziende americane del ride-hailing Uber e Lyft.

Tra i gruppi auto già avvicinatisi alla micromobilità, ci sono Ford con una quota di controllo nella startup Spin, BMW e Daimler che attraverso il partenariato sulla mobilità sono presenti in Hive (attiva solo in Europa), e per il gruppo Volkswagen l’esplorazione del settore passa per la marca catalana SEAT che ha una quota della startup UFO.

Un monopattino elettrico semi-autonomo come quello presentato da Ninebot, guidato da sistemi di intelligenza artificiale nella fase di ricarica, potrebbe secondo quanto sostenuto dall’amministratore delegato Gao Lufeng con l’agenzia Reuters rendere il business della micromobilità più efficiente e redditizio, abbassando i costi operativi dei veicoli.

Il presidente dell’azienda che ha acquisito la Segway nel 2015 si riferisce ovviamente alla procedura a cui sono costrette oggi le aziende, di recuperare alla sera con furgoni (magari diesel, come ha beffardamente sottolineato qualche video) i mezzi scarichi per lasciarli all’alba ben carichi nei punti strategici della città.

Naturalmente la nuova generazione di scooter elettrici (Ninebot coi vari marchi e modelli ne ha venduti un milione e 600.000 lo scorso anno) costerà di più di quanto non costino i semplici modelli attuali, che l’azienda vende alle varie Bird, Lime & C. per $300 o meno. Il prezzo annunciato per il modello semi-autonomo che dovrebbe essere in commercio nel primo trimestre del 2020 si aggirerà sui 10.000 yuan (circa $1.420).

Il prezzo molto più salato e la necessità di una infrastruttura per la ricarica dovranno essere bilanciati dalle startup della micromobilità in un nuovo schema operativo che apparentemente spenderà di più in materiale ma meno nel personale che effettua oggi recupero e ricariche.


Credito foto di apertura: sito web Ninebot