Entro marzo 2020 al via in Giappone test di consegne merci robotizzate su strade pubbliche
Consorzio pubblico-privato sta aprendo le porte normative e logistiche a imminenti test di robot su ruote per le consegne merci; coinvolte anche Rakuten, Yamato, Panasonic e ZMP
Continua a crescere l’interesse per il settore delle consegne merci con veicoli e droni privi di personale in carne ed ossa. Nelle ultime giornate si sono susseguite la manifestazione di
interesse del colosso degli ipermercati americani Walmart per la startup californiana Gatik, al lavoro su servizi di vetture autonome e ieri la importante precisazione da parte dell’Alleanza franco-giapponese che lo sviluppo della collaborazione esclusiva in Francia e in Giappone su veicoli autonomi con Waymo non riguarderà solo robotaxi ma anche servizi di consegna di merci anche al dettaglio.
Ora a far notizia tocca ancora al Giappone (area particolarmente attenta da decenni alle opportunità della automazione anche per le problematiche di scarsità di mano d’opera), perché Nikkei ha pubblicato l’indiscrezione di un imminente ed ambizioso progetto che riguarda la società nipponica del web Rakuten Inc. ed un gruppo di aziende che con la benedizione del governo dell’Arcipelago del Pacifico collaboreranno ad un progetto nazionale che riguarderà droni con le ruote, o robot se così preferite definirli.
Secondo il sito dell’editore specializzato in finanza, Tokyo ha agevolato la formazione di un consorzio composto da rappresentanti dei settore pubblico e privato. Tra i partecipanti pubblici ci saranno le forze nazionali di polizia, il ministero della Terra, Infrastruttura, Trasporti e Turismo, il ministero dell’Economia, del Commercio e Industria e una pletora di istituzioni locali.
Insieme a partner del privato saranno tracciate linee guida e identificate possibili criticità dell’impiego di droni stradali e per aree ad accesso limitato, come zone pedonali e ciclabili, a cominciare dai temi della sicurezza e della responsabilità in caso di incidenti.
L’ampia partecipazione di attori del settore potrebbe anche portare a modifiche più o meno definitive alle attuali leggi e norme che governano il Traffico per dar modo ai droni per le consegne di iniziare entro la primavera 2020 i primi esperimenti. I robot su ruote avranno una dovizia di sensori, camere e GPS appropriati a consentire a ciascuna unità di operare indipendentemente dal costante intervento umano.
Tra le aziende private che parteciperanno al consorzio, oltre a Rakuten, secondo il Nikkei ci sarebbero l’azienda della logistica Yamato Transport Co. Ltd., la società dell’immobiliare Mitsubishi Estate Co. Ltd., Japan Post Co. Ltd., Panasonic Corp. e l’azienda attiva nel settore della guida autonoma ZMP Inc.
Quest’ultima è la startup che ha presentato nel 2017 al National Institute of Technology, Kumamoto College la sua MV2. Si tratta di un mini-veicolo biposto che pesa 419 chili e ha una batteria con autonomia di circa 50 chilometri che spinge un motore elettrico da 5 kW. Potrebbe fornire una buona base di partenza per piccoli veicoli da trasporto merci in contesti metropolitani.
Quella stessa Rakuten che è coinvolta nel progetto-pilota che avrà per teatro strade aperte al pubblico, a febbraio ha iniziato altri esperimenti in Giappone di consegne merci robotizzate basate su droni, in questo caso volanti piuttosto che marcianti, in collaborazione con il gruppo cinese delle vendite su internet JD.com.