AUTO

Il pianale Honda E senza veli: così sarà la city car elettrica che già accende l’interesse

La casa giapponese promette agilità e dinamismo per questa trazione posteriore, ma anche un comportamento di guida neutro grazie al baricentro basso e alla distribuzione dei pesi 50:50

Sono state finora 31.000 le manifestazioni di interesse ottenute in Europa dalla nuova Honda E, alle quali si può aderire anche in Italia riempiendo un modulo online che si trova qui. Man mano la casa giapponese sta facendo arretrare la riservatezza sui particolari sul modello che svelerà nella sua interezza al Salone Auto di Francoforte 2019 e che sarà consegnato nel 2020.

Poche settimane fa aveva rivelato che la Honda E sarebbe stata la prima vettura elettrica di fascia media a disporre di specchietti al 100% digitali, una novità con una ricaduta immediata sulle performance di autonomia e praticità per la clientela. Ora è il momento di scoprire il telaio: il pianale Honda E è stato sviluppato usando come mappa un quadro di ambienti urbani nei quali prevalentemente questa elettrica si muoverà, senza rinunciare ad una guida vivace.

Il pacco batterie, perfettamente centrato rispetto al passo, offre una distribuzione del peso 50:50 e un baricentro ribassato che migliora la manovrabilità e aumenta la stabilità dell’auto. Il motore elettrico (i cui dati presumiamo conosceremo a settembre) trasmette il moto alle ruote posteriori e permette una maggiore precisione di sterzata anche nelle accelerazioni improvvise.

Nel pianale, disegnato con la configurazione skateboard adottata da molti modelli elettrici, farà bella mostra di sé una batteria agli ioni di litio con capacità di 35,5 kWh, che disporrà di un dispositivo BMS (Battery Management System) nel quale sarà integrato un impianto di raffreddamento a liquido.

Una soluzione progettuale che i rivali e compatrioti di Nissan hanno invece finora evitato sulle Leaf di analoga capacità. Nel caso della Honda ci si attenderebbe una autonomia reale superiore ai 200 chilometri, e se arrivasse a 250 si potrebbe definire un eccellente risultato.

La Honda E in effetti oltre che con le già note Leaf e le concorrenti coreane si troverà a misurarsi anche con la piattaforma elettrica PSA che accumunerà le nuove Peugeot ed Opel e con la seconda iterazione della Zoe. Per la generazione della Corsa-e, per dire l’ultima presentata finora (ma lunedì prossimo toccherà alla nuova Renault), una autonomia con ciclo WLTP di 330 chilometri appare una base minima.

Con batteria più piccola per la Honda arrivare a quei numeri non sembra facile. Ma, si potrebbe  aggiungere: saranno indispensabili? La comunicazione Honda in effetti appare ripetere una riga sì ed una riga no che la prossima E sarà un modello metropolitano: ovvero ripete con insistenza parole come contesto urbano o City Car. E in quell’ambito le esigenze non sono quelle di una tratta autostradale da vacanzieri estivi.

Ma in città o meno, la nuova elettrica giapponese andrà ricaricata. Per ora Honda non ha indicato la potenza massima di ricarica. Ma indicando la possibilità di ricaricare oltre che con la classica presa in corrente alternata (Tipo 2) anche coi connettori DC come l’europeo Combo CCS, la nota precisa che si potrà ripristinare l’80% della capacità delle celle in mezz’ora, il che lascia immaginare che la potenza in condizioni ideali sia nel range tra gli 80 e i 100 kW, il tutto mediante la presa inserita nella parte superiore della calandra.

Dove Honda non sembra disposta a compromessi è nell’esperienza di guida. Il telaio coi suoi sbalzi ridottissimi, ha appunto offerto l’occasione ai progettisti di lavorare un baricentro molto basso e di ripartire in modo idale al 50:50 i pesi tra asse anteriore e posteriore.

La configurazione del pianale Honda E trasmetterà al modello un comportamento stradale molto neutro, promette la nota. Il che implica che le caratteristiche dinamiche della trazione posteriore sulla E saranno mitigate in una tenuta di strada alla portata di ogni guidatore, senza sacrificare una grande agilità per chi principalmente sarà alle prese con la circolazione in ambito, avete indovinato, urbano.


Credito immagine di apertura: ufficio stampa Honda Italia