Sorpresa nel settore car sharing: il prossimo 30 giugno in Cina chiuderà Car2go
Dapprima era stato chiuso il servizio nella metropoli in cui aveva debuttato (Chongqing) e adesso arriva la notizia che in Cina chiuderà Car2go, scavalcato in gradimento dalla concorrenza locale
Le prime avvisaglie erano arrivate a metà maggio quando il sito specializzato Gasgoo aveva riferito che Car2go, il servizio di car sharing del gruppo Daimler recentemente fuso con quello rivale di BMW ReachNow per dar vita a una joint-venture della mobilità, aveva cessato le attività a Chongqing.
Proprio la metropoli nella quale aveva debuttato ad aprile del 2016 e la prima ad aprire in Asia, con il nome locale di JiXing. Il servizio free-floating nella smisurata città del sudovest cinese si era creato spazio inizialmente, appoggiandosi alle piccole Smart Fortwo, portandola a diventare la città col più grande numero di utenti registrati e con 800 veicoli a disposizione, una delle flotte più grandi del globo per il car sharing.
Ma a Chongqing si è visto presto quanto rapida e spietata possa essere la concorrenza locale: Car2go China Co. si è trovata rapidamente a fronteggiare Pandauto, Changan Travel, Evcard e molte altre, nella maggior parte dei casi con prezzi inferiori, e quello che è peggio con una offerta molto più variegata. Auto elettriche oltre che convenzionali, ma anche berline, crossover, modelli con più spazio e più sedili.
Oggi ad appena un paio di settimane dalle notizie sul fatto che Car2go China ha alzato bandiera bianca nella città dove aveva esordito, il sito Caixin rivela che l’intero programma avrà termine, come ha confermato una nota ufficiale ricevuta dalla testata finanziaria, che contiene anche la data ufficiale di chiusura: il 30 giugno.
La nota indica in “mutamenti all’ambiente di mercato e bisogni degli utilizzatori” la causa della decisione. Car2go China Co. oltre all’attività già chiusa a Chongqing aveva flotte attive nelle città di Pechino, Shenzhen ed Hangzhou. Quello che mancava a Car2go China Co. evidentemente non era la platea di potenziali clienti.
E non pare un buon viatico a pochi mesi di distanza dalla nascita di cinque joint-venture tra Daimler e BMW incentrate sui servizi di mobilità che la fusione voluta dal boss uscente Daimler Dieter Zetsche e da quello BMW Harald Krüger (a sua volta traballante secondo la stampa tedesca) si ritiri così presto dal primo mercato globale.
Share Now in effetti, azienda nata dalla fusione di Car2go e ReachNow, di colpo resta senza presenza nel paese dove migliori sono le prospettive di crescita dei servizi di mobilità, secondo quanto riferito dagli stessi esperti del settore.
Un team della Scuola di Management dell’Università di San Gallo sottolineava in questo studio che proprio la Cina da qui al 2025 offrirà le migliori prospettive di crescita del mercato dei servizi di mobilità. Con una quota della domanda globale nel 2025 del 35%, contro il 15% dell’Unione Europea e del 10% negli Stati Uniti.
Mirare a controbattere le Didi Chuxing e Uber globali arretrando subito non sembra un buon viatico per la transizione verso i servizi di mobilità che i gruppi auto hanno in mente, tedeschi e brand premium inclusi. Ma questa è forse una conclusione affrettata. Oggi accanto alla transizione verso futuri servizi occorre una sostenibilità economica di questa svolta.
E Daimler (ma la cosa potrebbe allargarsi alle joint-venture con BMW) proprio in Cina ha già iniziato a guardare a futuri sbocchi alternativi derivanti dai rapporti con il proprio maggiore azionista Li Shufu, numero uno del gruppo Geely, gruppo che diventerà il riferimento produttivo proprio per quel marchio Smart su cui Car2go molto si è appoggiato.
In Cina il gruppo Geely è già attivo nel ride hailing col proprio brand Cao Cao. Ad ottobre 2018 Geely e Daimler hanno firmato un accordo di programma riguardante il settore che espanderà i rapporti con la divisione di mobilità di Geely. Ora che gli investimenti esplodono, i marchi che perdono o che non fanno guadagnare sono a rischio di essere messi da parte rapidamente.
Che la clientela cinese alla fine per spostarsi gradisca questo o quell’altro marchio commerciale di servizi, a un grande gruppo può interessare assai meno rispetto al fatto che i servizi utilizzati abbiano comunque al centro i modelli che escono dai propri impianti.