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Con ID Roomzz Volkswagen affila le armi per il primato tra i SUV elettrici cinesi

A poche ore dall’apertura del Salone di Shanghai svelato un nuovo SUV elettrico con batteria da 82 kWh che riempirà lo spazio esistente tra i già apprezzati concept ID Crozz e ID Buzz

Il sesto concept della famiglia elettrica ID è stato presentato oggi alla vigilia dell’apertura del Salone Auto di Shanghai. Se lo guardiamo dal punto di vista della taglia, questo atteso modello si inserisce tra i “cugini” ID Crozz e ID Buzz e a sua volta è basato sulla piattaforma elettrica MEB. Ma il passo del nuovo Roomzz è stato accorciato di 135 mm rispetto al Bulli a zero emissioni: 2,965 metri, mentre la lunghezza totale è di 4,915.

L’ID Roomzz è il SUV con cui Volkswagen pensa anzitutto al primo mercato di veicoli elettrici al mondo, per andare a contrastare a partire dal 2021 la concorrenza Tesla che per quella data dovrà già produrre e molto nella sua fabbrica di Shanghai per il mercato asiatico (soprattutto SUV e crossover). Il numero uno del gruppo tedesco Herbert Diess ha precisato che dopo il lancio in Cina l’erede stradale di questo concept raggiungerà anche gli altri mercati globali.

Le tre file di sedili dell’ID Roomzz potranno ospitare fino a sette persone, mentre la batteria con capacità di 82 kWh potrà spingere il mezzo fino a 450 chilometri, se misurati col ciclo di omologazione WLTP.

I motori collocati sui due assi combinati potranno esprimere una potenza di 225 kW (306 dei vecchi cavalli), con una coppia massima di 448 Nm, assicurando anche una accelerazione 0-100 km/h completata in 6,6 secondi.

Il numero uno del gruppo Volkswagen Herbert Diess ha svelato le forme del concept ID Roomzz: entrambe le coppie di portiere del grande SUV elettrico sono scorrevoli, mentre nel “fratello minore” ID Crozz lo erano solo quelle posteriori (credito foto: ufficio stampa Volkswagen AG).

La casa costruttrice oggi ha anticipato che l’ID Roomzz sarà in grado di supportare un sistema di guida autonoma di Livello 4 SAE, in altre parole di accompagnare in modo totale il guidatore, come se a tenere il volante fosse un “pilota al silicio”, un traguardo che ancora nessuno ha finora tagliato in un veicolo in regolare vendita nemmeno per quanto riguarda lo step precedente, il Livello 3 SAE.

Secondo l’agenzia Reuters per ampliare il potenziale di ricerca e sviluppo nell’innovazione in Cina il gruppo tedesco unificherà i centri studi ed esperienze delle sue marche Volkswagen ed Audi. Intanto un primo assaggio della tecnologia autonoma avanzata miscelata alla linea del concept si può notare nella parte più anteriore del tetto, dove sono “intarsiati” due LiDAR, i sensori laser essenziali per vedere il più distante possibile dal veicolo.

La linea laterale dell’ID Roomzz è dominata dalle due portiere e dalla spalla alta: le porte si aprono in direzioni opposte sulle loro guide ampliando la sensazione di spazio della cabina, che nella versione del Salone Auto di Shanghai sarà particolarmente spaziosa perché alloggia solo quattro sedili.

I lati dell’ID Roomz ricordano molto quelli dei più piccolo ID Crozz, con la superficie vetrata che sembra quasi sacrificata, cosa che invece non avviene nel più grande ID Buzz. Rispetto all’atteso furgone elettrico che riprenderà l’eredità del Microbus, i due SUV sembrano puntare molto sull’illuminotecnica per arrivare a creare una aria di famiglia ID.

Su Roomz e Crozz sia davanti che dietro la linea delle luci si delinea orizzontalmente in modo sempre più deciso, e nel corso della anteprima cinese si è anche accennato a una ancora non meglio precisata possibilità di personalizzazione dei sistemi LED, mediante le app di comunicazione coi sistemi di bordo.

L’abitacolo dell’ID Roomz riprende lo stile del cruscotto e del volante visti col primissimo ID al Salone di Parigi 2016, con la colonna dello sterzo che si ritrae quando chi sarà a bordo sfrutterà la modalità di guida automatica avanzata per rilassarsi sui sedili realizzati in Apple-Skin, un nuovo materiale che non metterà in crisi… i vegani che ci si siederanno (credito immagine: ufficio stampa Volkswagen AG).

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG/Friso Gentsch