Varata una strategica joint venture tra CATL e Geely sulle batterie auto
Creata con capitale iniziale di circa €130 milioni, CATL Geely Power Battery Co. Ltd punterà ad accelerare su celle di qualità destinate anche alle piattaforme comuni per i mercati occidentali
Il gruppo Zhejiang Geely Auto e CATL (Contemporary Amperex Technology Co Ltd.) lo scorso 20 dicembre hanno reso pubblica la creazione di una nuova joint venture sulle batterie per auto che insieme le coinvolgerà in ricerca, sviluppo, manifattura e vendite attraverso una nuova società che sarà battezzata CATL Geely Power Battery Co. Ltd.
CATL avrà in dote il 51%, mentre al gruppo cinese che controlla i marchi Volvo, Polestar e Lynk&Co. sarà accreditato quello che resta. Geely con questo accordo punta a rendere più stabile e prevedibile la fornitura di quello che è il componente chiave delle auto elettriche anche in prospettiva futura, quando non è ancora chiaro quali saranno gli effetti della domanda.
Nella seconda parte del 2018 a livello globale la fornitura di celle di elevata qualità ha rivelato qualche difficoltà a stare al passo con la domanda. Geely, che vuole lanciare coi vari marchi del gruppo una quarantina di modelli elettrificati entro il 2020, ha al suo attivo circa 300 brevetti in tecnologie dell’elettrificazione. Lavorare a stretto contatto con un fornitore in un settore critico diventa più importante man mano il successo del prodotto è legato alla crescita della qualità.
Questo in Cina sta diventando particolarmente importante con la graduale rimozione dei generosi sussidi nazionali e locali. Da giugno sono ormai esclusi dal sostegno economico i produttori di batterie di bassa qualità: dall’estate per avere accesso ai sussidi statali è previsto che la soglia di densità di energia minima sia di 105 Wh/kg, rispetto a quella precedente di 90 Wh/kg.
Malgrado sia un produttore di massa ed abbia ormai la seconda quota di mercato al mondo (20%) dietro ai giapponesi di Panasonic (23%), nella propria roadmap da tempo CATL sta puntando su rapidi progressi nella qualità della sua offerta.
Una scelta che, al contrario di quanto è avvenuto a rivali nazionali, le ha consentito di firmare contratti con marchi occidentali come BMW, Daimler, Honda, Jaguar Land Rover, Nissan e Volkswagen, oltre a quelli nazionali.
Pochi giorni fa su Twitter il giornalista specializzato Greg Kable ha rivelato la slide di CATL che riportiamo qui sopra, che conferma come già dal 2019 il colosso cinese preveda di raggiungere per il pacco batterie complessivo densità medie di energia di 180 wh/kg (360 wh/L) rispetto agli attuali 160 wh/kg.
La slide conferma però anche che per arrivare a livelli superiori in futuro, ad esempio ai 265 wh/kg cui si punta per l’inizio della prossima decade, sarà determinante l’integrazione del pacco batterie nel progetto, nelle piattaforme dei marchi auto che si forniscono.
Lavorare a stretto contatto con i produttori di batterie è quindi una soluzione per arrivare con rapidità ed efficacia ad obiettivi di miglioramento delle prestazioni dei componenti. Geely Auto non è al momento il maggior protagonista delle vendite di auto elettriche in Cina: segue BYD, BAIC e SAIC, ma pare proprio volersi attrezzare per migliorare rapidamente il suo status.
I risultati dell’integrazione potrebbero inoltre beneficiare tutte le piattaforme comuni coi marchi del gruppo diretto da Li Shufu, in particolare quelli che dalla Cina usciranno per raggiungere i mercati occidentali (cominciando da alcuni modelli dei nuovi brand Polestar e Lynk&Co.) per affrontare senza eccessivi timori il confronto coi rivali equipaggiati dai più rinomati marchi giapponesi o coreani.