V.E.

La ricetta Porsche per Ginevra mette fame di “wagon” elettriche

Al salone di Ginevra la casa tedesca coglie tutti in contropiede con il concept Mission E Cross Turismo: l’elettrica sportiva che apre alla dimensione wagon

In questo mondo di cuochi veri e (soprattutto) virtuali, a Ginevra Porsche ha sfoggiato la ricetta giusta per bloccare il traffico pedonale… e quello che passa su banda larga e 4G.

Si prende la prima elettrica della casa di Stoccarda, quella Mission E alla quale i tedeschi stanno dando le ultime pennellate, si aggiungono piccole dosi di Panamera Sport Turismo e si mescola bene. Il risultato a sorpresa, appena visto al salone elvetico e ovunque in rete, si chiama Mission E Cross Turismo.

Un crossover elettrico da circa 600 CV (440 kW) così interessante che per numerosi clienti potrebbe essere persino una tentazione aspettarne l’uscita, invece che gettarsi a pesce sulle prenotazioni della prima elettrica dell’altro cavallino rampante.

Il nuovo concept è stato descritto con falsa modestia dal numero uno di Stoccarda Oliver Blume come uno studio di fattibilità da parte di un team di ingegneri Porsche delegati a scoprire se ci sia un mercato in attesa di un oggetto del genere.

Come avrete intuito, sanno tutti già la risposta. Tanto che il responsabile dello stile Michael Mauer ha già iniziato a dare a ciascuna Mission E (station wagon o meno) tratti distintivi, in particolare grazie alla fanaleria.

Passare alla produzione di un modello derivante dalla Mission E Cross Turismo ha senso a livello di pianificazione industriale: gli investimenti richiesti dalla piattaforma J1 sarebbe meglio ammortizzata con una produzione più consistente.

Con la Mission E originale che assorbirà tutta la produzione iniziale nei rinnovati impianti tra 2019 e nel 2020, una sorella potrebbe mantenere viva e vivace la linea a partire dal 2021, quando i più assetati di… elettroni saranno già stati accontentati.

La Mission E Cross Turismo avrà, con forme e spazi diversi, tutto quello che avrà la Mission E: sportività ma con un po’ di praticità in più. E la stessa attitudine al piacere di guida di tutte le Porsche.

Un atteggiamento che non verrà disincentivato ai lunghi viaggi dallo sviluppo della infrastruttura per la ricarica veloce Porsche, dal proprio impianto elettrico da 800-volt e dall’autonomia di 500 km.

Un pacchetto tale da non scoraggiare i nordici fedelissimi di questa marca che per decenni ne hanno usate le auto per andare a prendere l’aperitivo in Riviera. Partendo magari da Colonia.

I due motori sincroni a eccitazione permanente distribuiti sui due assi danno alla trazione integrale silenziosa l’opportunità di passare da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e di raggiungere i 200 km/h in meno di 12 secondi. Sono circa 75 cavalli più della 911 GT3 RS, anch’essa all’esordio ginevrino.

Con offerte come la Mission E Cross Turismo Porsche sta inviando chiari segnali di essere in grado di effettuare una transizione alla tecnologia delle batterie molto più rapida di quanto anche molti addetti ai lavori immaginassero, prendendo di sorpresa un po’ tutti col suo lavoro dietro le quinte.

Oggi la Panamera 4 E-Hybrid, che è leggermente più grande del concept mostrato al salone di Ginevra, sta già scalando in  modo sempre più rapido le classifiche di vendite, e lo scorso anno ha costituito il 50% delle vendite su scala globale.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Porsche Italia