AUTOMAZIONE

Non sono Tesla o Waymo i rivali delle Apple-car ma questi…

Apple mette gli shuttle in moto per collaudare i propri sistemi di guida autonoma trasportando i suoi dipendenti californiani

Quasi sparito dai radar di chi segue i “piani di volo” dell’innovazione applicata all’auto, il Progetto Titan con cui Apple si diceva stesse preparando la rivoluzione nelle quattro ruote è tornato improvvisamente alla ribalta con un articolo del New York Times, pubblicato la scorsa notte.

Apple mette gli shuttle in moto, secondo le fonti del quotidiano americano. Ovvero: vedremo (per essere più esatti vedranno, gli abitanti della California) gli shuttle dell’azienda della mela trasportare dipendenti e ospiti tra il campus di Cupertino e la vicina Palo Alto. Questi shuttle saranno quasi certamente veicoli forniti da costruttori esterni piuttosto che realizzati sul Pacifico.

Una ulteriore conferma che il progetto di una Apple-car è stato definitivamente archiviato. Mentre nei mesi passati si era arrivati ad ipotizzare alleanze e perfino l’acquisizione della McLaren, ora Apple sembra concentrarsi totalmente sulla tecnologia e sui sistemi di guida autonoma.

A pensarci bene, chi è che aveva già compiuto lo stesso percorso arrivando a questa meta, prima di Apple? Ah, certo: Google. Che ha messo da parte la sua Google-car per passare tutto il progetto ad una nuova società: Waymo, impegnata in obiettivi molto più limitati ma anche più concreti. Da quando Apple ha richiamato in servizio permanente effettivo Bob Mansfield per occuparsi di stare al timone del Progetto Titan, il reparto è stato ridimensionato.

Oggi sotto gli occhi del veterano di Cupertino i sistemi di guida autonoma saranno messi alla prova non in contesti mediaticamente appariscenti ma con servizi di mobilità che ricordano molto più gli shuttle di Oxbotica, di Navya Arma o di Easy Mile che i più sfacciati progetti di Tesla o delle sue epigone Lucid Motors o Faraday Future. Il programma avrebbe anche già una definitiva denominazione interna: PAIL, acronimo del percorso da Palo Alto all’Infinite Loop, come è chiamata la nuova avveniristica sede Apple.


credito foto di apertura: ufficio stampa AutoPostale (CH)