TRASPORTI

Imminente il via ai test dei camion autonomi di DB Schenker e MAN

Sull’autostrada bavarese A9 dall’anno prossimo fino a tre viaggi al giorno in platooning tra Monaco e Norimberga

La società di logistica DB Schenker è controllata dalle ferrovie tedesche: ma la “sorella minore” delle ferrovie pare procedere spedita con un’iniziativa che su strada precederà quello che si può fare su ferro: mettere in servizio coppie di camion che saranno controllate da sistemi di guida autonomi in platooning. Si tratta della soluzione in cui due o più mezzi pesanti sono strettamente legati grazie a sistemi di sensori a 360° e computer che ne consentono la marcia separati da brevi distanze, dieci metri, ad esempio, anche nel traffico autostradale.

Gli esperimenti si svolgeranno in Baviera, da inizio 2018, su quella stessa autostrada A9 su cui da tempo case auto come Audi e BMW sono impegnate su soluzioni analoghe, ma in certo qual modo meno ambiziose, rispetto all’idea che si sono messi in testa DB Schenker e l’azienda costruttrice MAN: gli autisti interverranno solo se GPS e computer andranno in tilt.

L’amministratore delegato di DB Schenker Jochen Thewes ha dichiarato ai media tedeschi che “il modello di business per le società di trasporto su camion cambierà considerevolmente nel futuro. La digitalizzazione offre grandi opportunità sotto questo aspetto”.

Inizialmente i camion viaggeranno scarichi per poi aggiungere merci, fino a mettere in programma tre viaggi al giorno tra Monaco e Norimberga, con gli esperimenti destinati a continuare fino a gennaio del 2019 e con la convinta benedizione del ministro dei trasporti Alexander Dobrindt, che ha deciso di allocare €2 milioni in sussidi al progetto, che secondo MAN e DB Schenker dovrebbe passare da esperimento a realtà nel 2030.

Al progetto parteciperà anche il politecnico Fresenius, che è al lavoro sugli effetti della nuova tecnologia del platooning sugli autisti, sia dal punto di vista neurofisiologico che psico-sociale. Il professor Christian T. Haas ha detto che “fin dall’inizio è importante considerare quelli che saranno toccati da questi sviluppi. La nostra conoscenza acquisita analizzando gli effetti dell’interazione uomo-macchina deve rifluire subito nel modo in cui la tecnologia viene implementata e le condizioni di lavoro progettate”.

La digitalizzazione sulla strada è il futuro per aziende della logistica come DB Schenker, ma si espande anche nel presente, sotto forma di piattaforme internet di intermediazione. I tedeschi hanno comprato da poco per €24 milioni la startup americana Uship, e ora insieme operano con Drive4Schenker che ambisce a mettere insieme entro fine anno almeno 5.000 viaggi che metteranno in contatto merci e trasportatori.

Dato che startup come l’inglese Connexion o Uber, col servizio Uber Freight, si sono messe a fare concorrenza alle compagnie di trasporto tradizionali, queste inclusa DB Schenker reagiscono adottando soluzioni analoghe per mantenersi concorrenziali. Per ora alla piattaforma della compagnia tedesca accedono solo sub-fornitori certificati e strutture interne.


Credito foto di apertura: sito internet DB Schenker