AUTOMAZIONE

La Ioniq vuole essere l’auto autonoma per le masse

Da qui al 2020 Hyundai ha tutto il tempo di affinare una strategia low-cost per diventare leader grazie ai prezzi

A Las Vegas, tra le moltissime opportunità di vedere dimostrazioni di auto autonome con marchi noti come Audi, Mercedes o Ford, oppure di aziende della tecnologia come Nvidia o Renesas, perché interessarsi ad un marchio fin qui poco noto in questo campo come Hyundai? Perché per la Ioniq i coreani hanno scelto una strada diversa dalla concorrenza, ecco perché.

Come ha scritto qui Andrew J: Hawinks su theverge.com, Hyundai ha puntato su un approccio frugale riducendo al minimo la dotazione di sensori, LiDAR, telecamere e radar. Ci sono, ma sono poco visibili, dato che sono inseriti nei paraurti. Al contrario di altri marchi dell’auto, Hyundai ha intenzione di trattare il settore dell’autonomia di guida come un mercato di massa fin dall’inizio. Il che comporta doverlo approcciare tenendo bassi i prezzi.

Forse il contenimento dei prezzi e dei costi implica anche l’avere una limitata potenza di calcolo, almeno all’inizio. Il che potrebbe allontanare il momento dell’accesso ai più elevati livelli di autonomia. Ma è un percorso seguito da un numero crescente di case. BMW ad esempio non ha fatto mistero di pensare inizialmente ai supporti più avanzati di guida autonoma per la clientela di fascia più alta. Mercedes-Benz nelle giornate del CES ha fatto assaggiare a qualche testata la nuova versione del Drive Pilot: neanche a farlo apposta montata sulla lussuosissima Classe S.

Al contrario Mike O’Brien, vice president di Hyundai North America alla France Presse ha detto: “crediamo nel democratizzare questa tecnologia“.  Forse più facile a dirsi che a farsi, ma il tempo non manca: ad alcuni membri della stampa che hanno avuto un passaggio sulle Ioniq autonome è stato indicata come possibile data di arrivo sul mercato il 2020.

Inoltre la curva di crescita della guida autonoma potrebbe riprendere alcuni aspetti di quella della diffusione delle auto a batteria. La Ioniq a batteria col suo modesto pacco batterie da 28 kWh non è magari una rivale per le più ambiziose e performanti Tesla. Proprio il crescente successo della marca di Elon Musk può insegnare qualcosa, però. Fino a quando costruiva le Roadster, le Model S e le Model X si prendeva i titoli dei notiziari e sui siti, ma con numeri di vendite molto, molto bassi. Quando ha annunciato la nuova Model 3 da $35.000 ha ricevuto oltre 400.000 cauzioni da aspiranti clienti. Magari in Corea del Sud se ne sono accorti.


Credito foto di apertura: Hyundai USA newsroom